Voucher Banda Ultralarga prorogati anche nel 2023

La Ue ha approvato la misura, che era in scadenza il 15 dicembre, per i sostegni alle imprese, soprattutto PMI, dedicati ai servizi di connettività in banda ultralarga.

“Sono stati salvaguardati circa 430 milioni di euro”, ha commentato il Ministro per le imprese e Made in Italy, Adolfo Urso. La Ue ha approvato la misura, che era in scadenza il 15 dicembre, per i sostegni alle imprese, soprattutto PMI, per i servizi di connettività in banda ultralarga. Inoltre, sempre il Ministro, ha affermato che sono in corso interlocuzioni con la Commissione europea per come utilizzare le risorse del PNRR anche dopo la scadenza del 31 dicembre. Dedica attenzione al duplice tema Cor.Com – Il Corriere delle Telecomunicazioni, con un articolo a firma di Federica Meta pubblicato lo scorso 6 dicembre: “È  arrivata al nostro ministero l’autorizzazione della Commissione europea per prorogare nel 2023 i voucher per la banda ultralarga destinati alle piccole e medie imprese e ai professionisti con partita Iva – ha detto Urso – Questa decisione permetterà di salvaguardare oltre 430 milioni, quasi tre quarti delle risorse che erano state complessivamente stanziate, che erano rimasti non utilizzati, che oggi siamo in condizione di poter assegnare e che saranno usati il prossimo anno”. La misura sarebbe scaduta il 15 dicembre e per questo il ministero delle Imprese aveva chiesto il prolungamento fino al 31 dicembre del prossimo anno. La misura si rivolge alle imprese e alle persone fisiche titolari di partita Iva presenti su tutto il territorio nazionale che potranno richiedere un contributo, da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro, per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori).

Sempre nell’articolo si sottolinea come la misura è coerente con la Strategia Italiana per la banda ultralarga, che detta i principi in base ai quali sono adottate le iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo delle reti in Italia, ed è finanziata con i Fondi Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020. Ancora nell’articolo si ricorda che in audizione il Ministro si è anche soffermato sul piano Transizione 4.0, per il quale non sono previste misure ad hoc nella manovra 2023 ma che verrà finanziato, stando alle intenzioni del governo, in provvedimenti successivi: La Corte dei conti ha evidenziato l’impatto che le misure per la Transizione 4.0 e la Nuova Sabatini hanno sul sistema Paese. In particolare la Nuova Sabatini nel corso degli anni “si è mostrata efficace nell’aiuto al finanziamento degli investimenti privati, in particolare in quelli utili alla trasformazione digitale”, spiega la magistratura contabile. “Negli ultimi esercizi lo strumento agevolativo ‘Nuova Sabatini’ è stato destinatario di un flusso costante di stanziamenti, in ragione della domanda elevata da parte delle imprese”, si legge nel documento Audizione sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025. In dettaglio, la spesa stanziata ammonta a circa 500 milioni nel 2020, 1,5 miliardi nel 2021 e circa 600 milioni nel 2022. A legislazione vigente le risorse previste ammontano a 500 milioni per il 2023 e 300 milioni per il 2024.

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