Il vulcanico patron del gruppo Virgin Richard Branson ha lanciato a Milano l’offerta di Virgin Fibra durante un evento al quale ha partecipato anche il CEO della nuova società, Tom Mockridge. La proposta di Virgin fibra opera avvalendosi della rete di Open Fiber, in modalità FTTH, ed è disponibile da subito. Branson, durante la presentazione, ha sottolineato prestazioni, dati tecnici, ma soprattutto benefit commerciali, ricordando trasparenza tariffaria e possibilità di disdire in qualsiasi momento. Questo perché, sempre secondo il patron del gruppo Virgin, l’idea di Virgin Fibra è quella di cavalcare, e se possibile accelerare, il tramonto del doppino di rame. Dedica attenzione all’evento milanese il Corriere della Sera, con un articolo a firma di Giuliana Ferraino, pubblicata lo scorso 19 ottobre: “Il rame fa parte del passato, è lento e non lo vogliamo più. Noi offriamo solo Ftth, cioè 100% fibra fino in casa”, afferma Branson. “Ma c’è una seconda ragione. L’Italia sta facendo crescere la sua rete in fibra ottica più velocemente di qualsiasi altro Paese europeo: sta raggiungendo la Francia ed è più avanti della Germania e del Regno Unito. Questa è una grande transizione”, aggiunge Tom Mockridge riconoscendo che “l’Unione europea ha investito molti soldi e Draghi e Colao si sono assicurati che questo finisse nella fibra”. Però crede che “anche il nuovo governo sia molto favorevole. Entro la fine di questo decennio il 100% della popolazione avrà una connessione veloce. La fibra sarà la nuova normalità”.
Come ricordato anche nell’articolo del Corriere, Branson non esclude di produrre contenuti in casa (il figlio ha una società che produce documentari insieme a Hillary e Chelsea Clinton), ma «per ora la società stringerà partnership con società italiane e straniere, incluse Mediaset, Sky e Netflix. Secondo i piani del Gruppo Virgin e della nuova società,il numero di clienti fin dal primo anno potrebbe essere notevole, considerando che l’offerta propone un giga quest’anno e 2,5 giga l’anno prossimo. Mentre sulla delicata questione della rete unica, Branson ha dichiarato, come sottolinea anche l’articolo del Corriere, che: Il ruolo principale del governo è quello di incoraggiare la concorrenza, o dovrebbe esserlo. Le aziende creeranno dei monopoli e faranno fallire gli altri, se ne hanno la possibilità. Il compito del governo e della Commissione Ue perciò è quello di incoraggiare la concorrenza per assicurarsi che non si verifichino pratiche sleali.