Verso la prima rete 5G “standalone”

Wind Tre con Ericsson hanno intenzione di realizzare la prima rete 5G “standalone”. La multinazionale svedese si occuperà della parte «core» dell’infrastruttura.

Wind Tre stringe un accordo con Ericsson per realizzare una propria rete 5G “standalone”, tecnologicamente 100% di nuova generazione. Lo anticipa Il Sole 24 Ore, con un articolo a firma di Andrea Biondi pubblicato lo scorso 28 luglio: …le due società hanno deciso di unire le forze, con Wind Tre che si è rivolta alla multinazionale svedese delle infrastrutture per le Tlc per realizzare la parte “core” del suo network 5G. «Siamo lieti di contribuire, insieme a Wind Tre alla trasformazione digitale del Paese. Con latenze, velocità, flessibilità e livelli di sicurezza senza precedenti, il 5G standalone porterà enormi vantaggi sia ai consumatori sia alle imprese, aprendo la strada a servizi evoluti quali fixed wireless access (la banda ultralarga con fibra e wireless 5G nell’ultimo miglio, ndr.), cloud gaming e a soluzioni che rivoluzioneranno i processi produttivi», commenta Emanuele Iannetti, head of Ericsson Italy and South East Mediterranean. «Il 5G – afferma dal canto suo Benoit Hanssen, amministratore delegato di Wind Tre – è una pietra miliare della nostra strategia di rete. Con il 5G standalone saremo in grado di sviluppare ulteriormente il nostro business, con il lancio di un’ampia gamma di servizi evoluti a vantaggio dei partner aziendali e a supporto dei clienti Wind Tre.

Come ricorda e sottolinea Andrea Biondi nel suo articolo, l’alleanza tra Wind Tre ed Ericsson è un primo passo in Italia in un settore delle TLC destinato ad una significativa crescita a breve. Un numero crescente di operatori in diversi mercati, infatti, sta implementando reti 5G di tipo standalone. Così nell’articolo: Secondo l’ultimo Mobility Report di Ericsson, alla fine del 2021 erano più di 20 gli operatori che avevano già lanciato reti 5G native su un totale di oltre 210 reti 5G (di ogni tipo) commerciali operative in tutto il mondo. Si parla di T-Mobile negli USA; Vodafone in Germania; China Mobile, China Telecom, KT, Singtel in Asia. La Cina e il Nord America sono stati i primi mercati in cui è stato lanciato il 5G standalone, seguiti da lanci commerciali in altri mercati tra cui Australia, Giappone, Corea del Sud, Singapore, Thailandia, Germania e Finlandia. Si prevede che il numero di queste reti 5G raddoppierà già nel corso del 2022.

In Italia siamo nella fase della rete 5G non-standalone, che Biondi definisce “non autonoma”. La rete 5G si appoggia totalmente alla rete sottostante 4G. Una fase che però sta permettendo di accelerare l’introduzione del 5G sul mercato evitando la realizzazione di una nuova Core Network 5G più complessa. In questo modo si stanno anticipando i tempi e il 5G standalone potrà affermarsi impiegando meglio le molteplici potenzialità del nuovo standard.

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