Partecipando all’Assemblea di UCIMU, – Associazione dei produttori di macchine utensili – il Ministro Adolfo Urso ha confermato che il Ministero per le Imprese e il Made in Italy intende supportare gli investimenti nel settore ed in particolare nella cosiddetta Transizione 5.0. “Sul primo punto il lavoro è stato avviato con il taglio del cuneo fiscale in legge di bilancio e poi nel decreto del 1 maggio, ha spiegato Urso. Quanto al rilancio degli investimenti, il governo si sta confrontando con la Commissione Europea e propone come prima misura rilanciare con le risorse del RePowerEU un finanziamento, per almeno 4 miliardi di euro, del Piano Transizione 5.0 per supportare investimenti in tecnologie green e digitali delle imprese. Sostanzialmente le risorse previste nelle proposte di revisione del PNRR e RepowerEU presentate dal Mimit alla Cabina di regia intendono sostenere le imprese negli investimenti necessari a realizzare progetti di transizione ecologica e digitale. Rivolge attenzione al tema Cor.Com – Il Corriere delle Telecomunicazioni, con un articolo a firma di Federica Meta pubblicato lo scorso 28 luglio: Per il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, le nuove misure sono una bella notizia per le imprese italiane. “Le risorse che abbiamo chiesto in merito al RepowerEu e alla rivisitazione del Pnrr sono state accolte e ora sono all’esame del Parlamento – spiega il ministro – Parliamo di Transizione 5.0, di Sabatini Green, di sostegno alle piccole medie imprese per la produzione energetica ai fini dell’autoconsumo. Mettiamo il turbo all’imprese italiane per investire in innovazione, nella transizione ecologica e quindi industriale. È un buon segno”.
Come ricorda Federica Meta nel suo articolo, l’industria 5.0, o Transizione 5.0, è una Collaborative Industry, ossia un modello di impresa caratterizzato dalla cooperazione uomo-macchina, con l’obiettivo di guardare ancora meglio alle aspettative dei consumatori e anche dell’ambiente. Si tratta di un’evoluzione naturale dell’Industria 4.0 e si basa sullo sviluppo, in particolare nei settori dell’ICT, AI e robotica, che stanno portando alla realizzazione di Cyber Physical System (CPS) e dispositivi IoT sempre più potenti: Rispetto a Industria 4.0, l’industria 5.0 sarà però una Collaborative Industry, ossia un modello di impresa caratterizzato dalla cooperazione tra macchine ed esseri umani, con il fine ultimo di dare un valore aggiunto alla produzione creando prodotti personalizzati che rispettino le esigenze dei consumatori.