TIM e Ericsson: alleanza per il 5G

Tim si allea con il colosso delle TLC svedese per la sua rete 5G standalone di ultima generazione. Sempre più lontani gli operatori cinesi.

Tim ha scelto Ericsson per realizzare la parte “core” della sua rete 5G. Lo ha reso noto Ericsson Italia. Secondo il quotidiano Sole 24 Ore, Ericsson avrebbe prevalso su Nokia, Cisco, Mavenir e Affirmed Networks, mentre il rapporto con Huawei si sarebbe allentato nel corso del tempo. La transizione al 5G Standalone è un passo cruciale nella continua espansione dell’infrastruttura 5G di Tim con velocità di trasferimento dati più elevate, latenza ultra bassa e distribuzione delle apparecchiature sempre più a livello nazionale. Nell’articolo pubblicato lo scorso 18 novembre da Il Sole 24 ore, a firma di Andrea Biondi, si può leggere: Quanto alla rete 5G “standalone”, un numero crescente di operatori, in diversi mercati, sta implementando reti di questo tipo. Secondo il Mobility Report di Ericsson, oggi più di 35 sono gli operatori che hanno già lanciato reti 5G native su un totale di oltre 224 reti 5G (di ogni tipo) commerciali operative in tutto il mondo. Si parla di T-Mobile negli Usa; Vodafone in Germania; China Mobile, China Telecom, KT, Singtel in Asia. La Cina e il Nord America sono stati i primi mercati in cui è stato lanciato il 5G standalone, seguiti da lanci commerciali in altri mercati tra cui Australia, Giappone, Corea del Sud, Singapore, Thailandia, Germania e Finlandia. Ericsson ne ha il 60%. Fatto l’accordo fra Tim ed Ericsson ora occorrerà capire i tempi d’implementazione. Ma intanto l’ex monopolista ha chiuso questa intesa in un momento che vede la società al centro di tutta una serie di questioni da risolvere.

La tecnologia dual-mode di Ericsson consentirà a Tim di modernizzare l’attuale “Evolved Packet Core” e di introdurre la nuova 5G Standalone in un’unica soluzione di tipo cloud-native. Con il 5G standalone si potranno attivare una serie di servizi di nuova generazione che necessitano di alte prestazioni, bassa latenza e massima sicurezza. L’alleanza con Ericsson giunge in un momento particolarmente importante per TIM, lo ricorda anche Andrea Biondi nel suo articolo: A quanto risulta, un intervento della Consob ha portato al chiarimento di ieri sulle dimissioni del consigliere Frank Cadoret che, scrive la nota Tim, «ha comunicato che le sue dimissioni sono motivate da ragioni personali». I consiglieri da rimpiazzare sono ora due dopo l’uscita a settembre di Luca de Meo. E il Comitato nomine sarà chiamato evidentemente a sciogliere il nodo prima del Cda straordinario che, nei piani, dovrebbe tenersi il 30 novembre. Ai nomi che si sono fatti in queste settimane si è ora aggiunto come rumor quello di Stefano Siragusa, ex top manager uscito da Tim ad agosto. Tutto questo mentre si fa sempre più cogente il conto alla rovescia per la presentazione dell’offerta da parte di Cdp sulla “Netco”. L’articolo si conclude ricordando come Elisabetta Romano, chief network operations & wholesale officer di Tim, ha lasciato lo scorso 17 novembre la guida di Sparkle a Enrico Maria Bagnasco, cooptato in cda in cui Elisabertta Romano continuerà a esserci.

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