TIM accelera il suo piano strategico

Dopo la pausa agostana, sono iniziati gli aggiornamenti dei tanti dossier aperti, a partire dalla questione della rete unica.

Lo scorso 7 Luglio, il Gruppo TIM aveva presentato ufficialmente in occasione del Capital Market Day il suo piano per la creazione della “nuova TIM”, che prevede la separazione della rete e dai servizi con la creazione di quattro nuove entità, suddivise fra NetCo e ServiceCo. Dopo la pausa agostana, sono iniziati gli aggiornamenti dei tanti dossier aperti, a partire dalla questione della rete unica. Parallelamente gli organi di stampa hanno ripreso a puntare gli occhi sullo scenario delle TLC, anche alla luce delle recenti elezioni politiche. Un esempio è l’articolo a firma di Federico De Rosa pubblicato sul Corriere della sera dello scorso 30 settembre: Il CEO Pietro Labriola ha illustrato ai consiglieri lo stato dell’arte del piano strategico che prevede la separazione della rete dalle attività commerciali, in attesa che la Cassa depositi e prestiti sblocchi la proposta per acquistare l’infrastruttura del gruppo telefonico. La Cassa avrebbe convocato un board la prossima settimana in cui potrebbe deliberare sull’offerta. È molto probabile ma non ancora scontato, visto che l’operazione sulla rete unica è nata con un forte imprimatur politico e il prossimo governo vuole avere visibilità sulle mosse della Cassa. La proposta tuttavia non sarà vincolante e dunque potrà subire modifiche nel corso dei negoziati. Ma, a quanto spiegano fonti vicine al dossier, i tempi non sono più dilazionabili.

Come ricordato nell’articolo, l’incognita principale rimane legata alla posizione di Vivendi, primo azionista di Tim, che vuole salvaguardare il valore dell’infrastruttura e non intende accettare un’offerta troppo distante dalle indicazioni date al consiglio. Si parla di 15-18 miliardi che la Cassa sarebbe disponibile a offrire contro i 31 indicati dai soci francesi al board. Nel corso del consiglio del 28 settembre Pietro Labriola ha fatto il punto anche sull’andamento del business del terzo trimestre — i conti saranno approvati il 9 novembre — per verificare il raggiungimento dei nuovi target, migliorativi dei precedenti. Così nell’articolo: Labriola aveva già dato qualche indicazione sull’andamento di luglio e agosto: «Il trend positivo è proseguito, dobbiamo quindi accelerare il passo» aveva detto. Il manager ha confermato l’avvio del piano per la valorizzazione delle attività di EnterpriseCo (dove saranno raggruppati i servizi del gruppo per aziende e pubblica amministrazione) attraverso un beauty contest per la ricerca di un partner. Al momento non risultano nuove proposte formali, dopo che la scorsa primavera si era fatto avanti il fondo Cvc con un’offerta che valorizzava in 6 miliardi il perimetro dei servizi «Corporate», cifra ritenuta troppo bassa. EnterpriseCo punta ad avere ricavi compresi tra 3 e 5 miliardi nel 2030 e un margine operativo vicino al miliardo e diversi fondi stanno studiando il dossier. Ci sarebbe stato anche un passaggio su Tim Vision e sul piano di migrazione sulla piattaforma MyCanal di proprietà di Vivendi.

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