Il progetto del Terzo Valico, che intende migliorare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa, procede in coerenza con le strategie annunciate nel “Libro bianco dei trasporti UE”: trasferire entro il 2030 il 30% del traffico merci, oltre i 300 km, dalla strada al ferro, e il 50% entro il 2050, con vantaggi per l’ambiente, la sicurezza e l’economia. Il Terzo Valico consentirà di superare gli attuali ostacoli allo sviluppo del trasporto ferroviario tra Genova, Milano e Torino. Rivolge attenzione al tema il magazine Affari&Finanza, con un articolo a firma di Pietro Longhin, pubblicato lo scorso 1 maggio: Il Nord Ovest si gioca la carta del Terzo Valico ferroviario dei Giovi per ricucire il vecchio triangolo industriale, che ha i vertici in Genova, Milano e Torino. Una sorta di cura del ferro. Per la logistica via binari passa il tentativo di superare la crisi e riequilibrare la situazione con l’altra parte del Nord, verso Est, dove c’è il triangolo Milano-Treviso-Bologna.
L’articolo sottolinea come le due linee ferroviarie ad oggi esistenti presentano caratteristiche tecniche non adeguate agli standard europei, limitando la possibilità di far viaggiare treni merci di dimensioni e peso elevati tra il porto di Genova e il nord Europa. Si tratta di linee con caratteristiche prestazionali direttamente collegate agli standard costruttivi dell’epoca in cui sono state realizzate: la “Linea dei Giovi” è stata infatti completata a metà dell‘800. Mentre la linea ad alta velocità del nuovo Terzo valico, grazie alle sue caratteristiche tecniche, in particolare pendenza e sagoma (ampiezza) delle gallerie, di molto superiori a quelle delle linee esistenti, permetterà il transito di camion su treni merci (Autostrada Viaggiante) e dei container High Cube. il Terzo Valico integrato con il Nodo di Genova permetterà di ridurre i tempi di viaggio tra Genova e Milano e tra Genova e Torino. Lunga 53 km, di cui il 70% in galleria, la nuova linea interessa 14 Comuni nelle province di Genova e Alessandria e si collegata a Sud – mediante l’interconnessione di Voltri e il Bivio Fegino – con gli impianti ferroviari del Nodo di Genova nonché con i bacini portuali di Voltri e del Porto Storico di Genova e, dalla piana di Novi Ligure, alle linee esistenti Genova – Torino (per i flussi di traffico in direzione Torino e Novara – Sempione) e alla linea Tortona – Piacenza (per il traffico in direzione Milano – San Gottardo).