Terna: piano industriale da 10 miliardi

Il gruppo sviluppa percorso verso la transizione ecologica, l’indipendenza energetica e la decarbonizzazione. Per l’esercizio in corso si stima di investire già 1,7 miliardi.

Il nuovo piano industriale Terna prevede investimenti per oltre 10 miliardi con l’obiettivo di accelerare verso la transizione totalmente green. Ne parla il Corriere della Sera in un articolo a firma Andrea Ducci pubblicato lo scorso 25 marzo: La dote di 10 miliardi serve ad accelerare il percorso di Terna verso la «transizione ecologica, l’indipendenza energetica e la decarbonizzazione, rafforzando il proprio ruolo di regista del sistema elettrico italiano». Un’operazione destinata ad avvenire in contesto caratterizzato dai target internazionali del Green Deal: taglio delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030. Tanto che il piano predisposto sotto la regia Donnarumma è connotato da interventi, che in base «al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea sono considerati per loro natura sostenibili per il 99%».

Sempre nell’articolo si sottolinea come nei prossimi anni Terna ha previsto di realizzare nuovi collegamenti con Francia, Austria, Tunisia e Grecia, che andranno ad aggiungersi a 26 linee transfrontaliere già esistenti, consentendo all’Italia di rafforzare il suo un ruolo di hub elettrico dell’Europa e dell’area mediterranea: «L’aumento significativo degli investimenti per lo sviluppo, l’ammodernamento della rete elettrica e un’azione tesa a favorire una maggiore autonomia energetica del Paese sono gli obiettivi che ci siamo dati e che sono alla base dell’aggiornamento del piano», spiega Donnarumma. Nel piano pluriennale di Terna le attività in Italia si confermano centrali con 5.900 assunzioni e 9,5 miliardi (su un totale di 10) di investimenti sulla rete di trasmissione elettrica nazionale. In dettaglio, il piano prevede interventi per 5,6 miliardi per lo sviluppo della rete con linee ad alta tensione in corrente continua e con la costruzione di collegamenti sottomarini in cavo. Il progetto principale è il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto che unirà Sardegna, Sicilia e Campania. Sul versante degli interventi per rinnovo e manutenzione gli investimenti ammontano a 2,6 miliardi. Al capitolo sicurezza sono, infine, destinati 1,3 miliardi per rafforzare «le funzionalità tecniche e tecnologiche del sistema elettrico».

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