Telepass punta su servizi tech

L'Amministratore delegato della società, Gabriele Benedetto, traccia gli sviluppi tecnico-commerciali del servizio.

Con uno specifico un accordo siglato nel 2020, Generali Italia e Telepass sono giunte nel 2021 al lancio dell’innovativo sistema di rimborso automatico ritardi e della copertura collisione autostradale giungendo ora al lancio di Next, dispositivo con oltre 30 servizi digitali integrati (sistema brevettato). L’obiettivo entro il 2022 è di raggiungere un milione di clienti Telepass con servizio Generali. Un unico dispositivo con oltre 30 servizi digitali attraverso IoT, big data, intelligenza artificiale, tecnologie robotiche: dal telepedaggio al pagamento carburante e parcheggio con vocale; dal real time coaching all’assistenza automatica in caso di emergenza. Il Telepass, la scatolina che fa sollevare la sbarra del casello autostradale, ne sta facendo di strada! Di questa evoluzione parla L’Amministratore delegato della società Telepass, Gabriele Benedetto in un’intervista rilasciata al giornalista Aldo Fontanarossa del quotidiano La Repubblica, pubblicata lo scorso 23 giugno. Telepass, come ricorda lo stesso articolista, è una presenza familiare nella vita degli italiani. Ma ora che nuove aziende lanciano le loro scatoline alternative (lo ha già fatto Unipol, lo farà presto Banca Intesa) la tentazione di cambiare potrebbe contagiare gli automobilisti. Non a caso l’intervista inizia proprio da qui: Benedetto, come ha dormito la notte dell’11 aprile quando Unipol ha lanciato il suo UnipolMove in concorrenza con il Telepass? «Abbastanza bene anche perché la notizia del lancio non ci ha certo sorpreso. Sapevamo da un anno che Unipol preparava questa mossa. E le notti successive ho riposato addirittura meglio». L’incubo di cedere decine di migliaia di clienti a Unipol, e di colpo, non l’ha visitata? «Avevamo messo in conto di perdere tra il 2 e il 3% dei nostri sottoscrittori. D’altra parte Unipol ha proposto tariffe aggressive e una campagna di comunicazione intensa. Ma l’abbandono del nostro Telepass è stato più contenuto».

Sollecitato dall’articolista a definire oggi l’utente tipo del servizio Telepass e il livello medio di soddisfazione, l’AD nell’intervista risponde: «Il 50% dei nostri 8 milioni di clienti usa i trenta servizi che abbiamo in campo, accanto al pedaggio. Sono persone che riteniamo di aver fidelizzato. L’altro 50%, forse più contendibile, apprezza la qualità del nostro servizio di base: il pagamento del pedaggio in autostrada. Non siamo più bravi. Semplicemente facciamo questo mestiere, con massima affidabilità, da 30 anni. Siamo presenti in tutta Italia, loro non ancora. E forti in Europa».All’interno dell’intervista viene anche ricordato che il prezzo del canone del dispositivo Telepass è destinato presto ad aumentare. L’AD della società sottolinea a questo proposito: Il canone al servizio base — pari ad appena 1,26 euro, le vecchie 2500 lire — era fermo da ben 25 anni. In tutto questo tempo, i nostri investimenti si sono moltiplicati. Dietro ogni servizio ci sono tecnologie costose. E mentre le autostrade chiudono i loro punti blu, noi abbiamo aperto nuovi luoghi di incontro con i clienti: gli ultimi sono nelle stazioni di servizio dell’Eni. Tenga anche conto che le autostrade ci girano una somma contenuta sui soldi che incassano al passaggio delle auto: parliamo di un quinto di quanto applicano le carte di credito».

L’intervista si conclude con un tema molto delicato e attuale. L’articolista chiede infatti: La vostra società dispone di una quantità impressionante di dati sui comportamenti e gli spostamenti degli italiani. A quali società esterne vendete le informazioni? L’Ad di Telepass risponde «A nessuna».E sulla gestione dei dati aggiunge: «Li utilizziamo, correttamente e concretamente, per perfezionare i nostri servizi. Le faccio un esempio. Ogni anno 4 milioni di italiani vanno a sciare. Quando sono al casello, ormai vicini alle piste, noi spediamo loro una notifica per offrire una polizza mirata per il loro weekend sulle nevi. È un servizio che si attiva facilmente, a tariffe vantaggiose, in stile Telepass».

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