Il primo, concreto risultato dell’intesa è la costituzione di un consorzio, Open Fiber Network Solution, per i lavori di posa della rete in fibra ottica che Open Fiber sta realizzando in Italia, in particolare quella nelle aree bianche oggetto di concessione con Infratel Italia Spa e quella nelle aree grigie di cui OF risulti aggiudicataria quando, a giugno, saranno assegnate le gare Pnrr per Italia a 1 Giga. Dedica spazio alla notizia il Corriere della Sera, con un articolo a firma di Federico De Rosa, pubblicato lo scorso 23 aprile: Le due società hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU) con l’obiettivo di “potenziare i progetti di digitalizzazione delle infrastrutture, viarie e di rete, attraverso la realizzazione di iniziative in ambito smart cities, sistemi ITS (Intelligent Transport System), smart roads, e-mobility, e più in generale mobilità sistenibile e innovativa”.
La stima delle attività prevede 20-25mila chilometri di infrastruttura. Alla società consortile partecipano OF con una quota dell’80%, la controllata di Aspi Amplia Infrastructures (ex Pavimental) con il 15% e Ciel, società specializzata nel settore degli impianti tecnologici, con il 5%. L’obiettivo dell’operazione è anzitutto rispondere all’appello del governo ad accelerare i cantieri della fibra e al tempo stesso creare le prime sinergie fra due gruppi controllati da Cdp. La prima criticità che il consorzio deve risolvere è quella della carenza di manodopera specializzata, problema che sta flagellando l’intero settore dei cantieri edili. È soprattutto su questo fronte della manodopera, oltre che della capacità realizzativa, che Aspi viene in aiuto di Open Fiber: è già prevista l’assunzione (e la formazione) di una prima tranche di mille tecnici, rispetto a un fabbisogno complessivo stimato da OF in cinquemila. Nell’articolo si sottolinea inoltre: L’obiettivo è «ricoprire un ruolo di primo piano nel Paese» in un business tutto da mettere a terra ma che nei piani di Aspi è già strategico, con le due controllate Movyon e Free To X. OF e Aspi si danno cinque anni per sfruttare al meglio questa partnership che punta a sfruttare al meglio le competenze di OF nella progettazione e realizzazione di reti e sistemi informativi «necessari per trasportare ed elaborare in tempo reale ingenti volumi di dati, anche video» e il know how di Aspi e delle sue controllate per lo sviluppo di «soluzioni tecnologiche per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati sulla gestione del traffico, controllo degli accessi e algoritmi di video analytics».