Un piano d’investimento di sei milioni in tre anni per realizzare una serie di iniziative sociali legate ai temi della diversità, inclusione, cultura e sanità. È il progetto Social Impact Lab Kaleidos di Banca Ifis, attivata nei mesi scorsi e che sta dando indicazioni significative sull’importanza della sostenibilità sociale delle imprese. Alcuni primi importanti dati sono stati presentati durante l’evento “Imprese e misurazione dell’impatto sociale: dalle parole ai fatti”, organizzato lo scorso 13 luglio da Banca Ifis in collaborazione con Il Corriere della Sera. Lo stesso quotidiano ha pubblicato la cronaca dell’incontro con un articolo a firma di Rita Querzè, pubblicato il 14 luglio: Ogni euro investito in iniziative sociali da Banca Ifis nel 2022 ha generato in media 3,3 euro di valore per la comunità: è questo il risultato della «misurazione d’impatto» di alcune delle iniziative della banca in campo sociale. Il modello di valutazione, annunciato a maggio 2022 e sviluppato con il Politecnico di Milano, nasce dalla volontà di rendere misurabili le proprie azioni in ambito sociale e di identificare così i progetti che generano il maggiore impatto. «L’obiettivo delle iniziative riunite sotto il cappello del nostro Kaleidos social lab è quello di generare valore tangibile per le comunità. Questo però non ci basta. Vogliamo anche dare un peso al valore generato. Per questo ci siamo rivolti a Triadi, spin off del Politecnico di Milano, per sviluppare un modello che ci permettesse di valutare l’efficacia del nostro intervento e individuare le aree nelle quali possiamo dare il miglior contributo affinché la nostra società sia più equa e inclusiva — spiega Ernesto Fürstenberg Fassio — presidente di Banca Ifis. Siamo felici di vedere i risultati di questo lavoro a distanza di un anno. Ci serviranno per continuare a progettare iniziative a favore delle persone e delle comunità in cui operiamo. Abbiamo attivato 6 milioni di euro in progetti di economia sociale nel periodo 2022-2024 e intendiamo raddoppiare».
Il lavoro fatto da Banca Ifis è stato commentato da Mario Calderini, alla guida del centro di ricerca Tiresia del Politecnico di Milano da cui è nato lo spin off Triadi, che ha precisato come oggi il modello di misurazione sviluppato assieme alla banca costituisce uno dei casi che più rappresentativi di un modello dove l’impresa ha un impatto positivo non solo perché crea lavoro, ma perché aggiunge ulteriore valore sociale. Considerando che esistono centinaia di parametri diversi per misurare l’impatto sociale, è necessario definire riferimenti condivisi per valutare gli effetti dell’attività d’impresa sulla cultura e sulla società. Un ruolo fondamentale nella partita può avere l’Europa, che di recente ha messo a punto una classificazione dei parametri da considerare per stimare l’impatto ambientale dell’attività d’impresa. La definizione di indicatori sociali potrebbe essere nell’agenda del nuovo Parlamento Europeo nel 2024.