SNAM: piano finanziario da 10 miliardi

Il CdA di SNAM ha approvato il piano strategico 2022-2026 che l’amministratore delegato Stefano Venier ha presentato lo scorso 19 gennaio alla comunità finanziaria.

Dieci miliardi di investimenti nei prossimi quattro anni: questo comprende il piano strategico 2022-2026 di Snam che aumenta del 23% le spese per lo sviluppo delle infrastrutture. Il Gruppo prevede anche un utile netto in rialzo di circa il 3% medio annuo “pur a fronte dell’aumento dei tassi di interesse”, spiega in una nota, mentre viene estesa al 2026 la crescita minima del 2,5% del dividendo. Secondo SNAM il tema energetico nazionale va ribilanciato puntando su tre pilastri: sicurezza delle forniture, sostenibilità e competitività. Il sistema necessita di sviluppare l’infrastruttura del gas lungo tutta la catena del valore attraverso una maggiore flessibilità ed un adeguato dimensionamento, in maniera da rafforzare la propria resilienza in tempi di crisi. La transizione energetica va accelerata attraverso lo sviluppo di gas verdi e di tecnologie per la decarbonizzazione, l’efficienza energetica e l’uso sempre più spinto della digitalizzazione. Dedicano attenzione al tema tutti i principali media italiani, fra cui La Repubblica con un articolo pubblicato lo scorso 19 gennaio: Del totale, 9 miliardi di euro sono destinati all’infrastruttura del gas. In particolare: 6,3 miliardi di euro sul trasporto (rispetto a 5,4 miliardi del precedente piano), compresi gli investimenti relativi al potenziamento della Linea Adriatica e l’applicazione della nuova metodologia per la valutazione dello stato di salute degli asset per le sostituzioni di rete; 1,3 miliardi di euro per l’ampliamento e il rinnovo dei siti di stoccaggio (rispetto a 1,2 miliardi del precedente piano); 1,4 miliardi di euro destinati al GNL, con un significativo aumento riconducibile all’acquisto dei due rigassificatori galleggianti e ai relativi investimenti infrastrutturali.

Per raggiungere gli obiettivi auspicati Snam sarà quindi attiva con una strategia che si articola su investimenti nell’infrastruttura del gas lungo l’intera catena del valore. Come sottolineato nell’articolo, gli investimenti nei business della transizione energetica ammontano a 1 miliardo di euro. In particolare, gli investimenti in biometano nel piano 2022-2026 ammontano a circa 550 milioni di euro e prevedono oltre 100 MW di impianti in esercizio entro il 2026. Previsti anche 100 milioni di euro di investimenti nell’idrogeno anche con il supporto dei fondi del PNRR, per contribuire a preparare l’ecosistema nazionale all’utilizzo dell’idrogeno. Altri 120 milioni di euro di investimenti vanno alla CCS (Carbon Capture and Storage).

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