Snam: nuovo piano da 23 miliardi

L’AD Marco Alverà ha annunciato che la società si occuperà di infrastrutture energetiche e green, in grado di trasportare oltre al gas naturale anche il biometano, l’idrogeno e l’anidride carbonica.

Presentando il nuovo piano strategico 2021-2025 e la visione al 2030, il top manager di Snam ha rivendicato un ruolo da protagonista nella transizione verde per il gruppo che guida dall’aprile 2016. L’obiettivo è quello di supportare l’obiettivo di zero emissioni nette, come sottoscritto da 197 Paesi del mondo all’ultima Cop26 di Glasgow, un traguardo che Snam punta a centrare «nel 2040», alzando dal 45 al 55% il taglio di emissioni di metano entro il 2025. Dedica attenzione al tema Il Corriere della Sera, in un articolo a firma Giuliano Ferraino, pubblicato lo scorso 30 novembre: Con il piano al 2025 e la visione al 2030 prosegue e accelera l’evoluzione di Snam, che negli ultimi 6 anni ha avviato la conversione delle sue infrastrutture, rafforzato lo sviluppo internazionale e lanciato nuove startup nella transizione energetica, afferma Alverà. Spiegando che il gruppo si focalizzerà, progressivamente, su tre macro aree di attività: il trasporto, lo stoccaggio e i nuovi progetti nell’idrogeno e nel biometano. In particolare, non solo già oggi «il 99% dei metanodotti di Snam è in grado di trasportare miscele al 100% di idrogeno», ma Snam realizzerà la prima dorsale europea a idrogeno, lunga 2.700 chilometri da Sud a Nord entro il 2030, con 3 miliardi di investimenti, per fare dell’Italia un hub Mediterraneo verso l’Europa. Anche grazie all’acquisizione dall’Eni del 49,9% di due gasdotti che collegano il Nord Africa alla Sicilia, per portare il gas algerino.

Sempre nell’articolo si sottolinea come Snam si muove con un piano per accelerare nello stoccaggio e finanziare i nuovi progetti green: sui 23 miliardi previsti nei prossimi 9 anni, 8,1 miliardi saranno investiti entro il 2025, circa 700 milioni in più rispetto all’ultimo piano strategico, rispetto al quale tutti gli indicatori sono in crescita, con un utile netto in aumento del 3% medio annuo tra il 2022 e il 2025 e un’Ebitda medio del 4,5% all’anno, mentre la crescita media annua dell’Ebitda dal 2022 al 2030 è stimata in salita del 6-8% medio annua. Numeri che permettono di estendere al 2025 una politica dei dividendi definita generosa dal top manager (+2,5% di crescita minima). Alverà conferma inoltre che il nuovo piano ipotizza nel 2022 la quotazione in Borsa di De Nora, la società attiva negli elettrolizzatori, di cui Snam possiede il 35,6% del capitale e che ha l’ambizione di costruire una giga-factory italiana per la produzione di idrogeno verde.

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