Il Ministero dello Sviluppo Economico con un apposito Decreto Ministeriale ha adottato il “Piano Scuola” che intende garantire la messa a disposizione di connettività fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrici a favore di circa 35 mila plessi scolastici pubblici. È previsto il collegamento di tutti i plessi scolastici delle scuole medie e superiori statali sull’intero territorio nazionale, nonché il collegamento di tutti i plessi delle scuole primarie e dell’infanzia statali ubicate nelle aree già interessate da interventi infrastrutturali, nell’ambito del Piano banda ultra larga del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo alle cosiddette «aree bianche» (si tratta di quelle in cui non previsto nessun investimento privato per banda ultra larga nei prossimi tre anni). Le risorse disponibili sono pari a 400.430.898 euro (comprensivi di Iva). Le risorse provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) relative al periodo 2014-2020. L’attuazione del Piano è affidata a Infratel Italia S.p.a., società in house del Ministero dello Sviluppo Economico.
Nelle scorse settimane il Piano è entrato nel vivo con i primi interventi, come ricorda COR.COM – Il Corriere delle Comunicazioni in un articolo pubblicato il 18 giugno: La realizzazione del Piano nelle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento, è affidato alle rispettive società in-house regionali mentre, nelle restanti Regioni, Infratel Italia ha affidato la realizzazione degli interventi a Fastweb (Piemonte, Liguria, Lazio, Sardegna, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia), Intred (Lombardia) e Tim (Toscana, Veneto, Puglia, Molise, Abruzzo, Marche). Entro settembre 2021, secondo gli accordi stipulati con gli aggiudicatari, e quindi in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico, le attivazioni dovranno essere completate in 3.406 scuole su tutto il territorio nazionale. Da oggi, spiega ancora il Mise, è disponibile sulla piattaforma un aggiornamento puntuale sull’andamento del Piano. I cittadini potranno individuare sulla mappa interattiva già presente le scuole pianificate ed il loro stato di connessione.
Sempre in relazione al Piano e agli effetti positivi che potrà avere anche oltre le aule scolastiche, l’articolo di COR.COM ricorda: Proprio alla banda ultralarga nelle scuole è dedicato il nuovo rapporto dell’Economist Intelligence Unit (Eiu) sponsorizzato da Ericsson, da cui emerge che le nazioni dotate di scarsa connettività a banda larga possono aumentare il Pil fino al 20% collegando le scuole a Internet. “Una forza lavoro ben istruita ha maggiori probabilità di essere innovativa e di promuovere idee rivoluzionarie – spiega il report – portando allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro. L’analisi dell’EIU mostra che per ogni 10% di aumento della connettività scolastica in un paese, il PIL pro capite potrebbe aumentare dell’1,1%”. Nel caso del Niger, ad esempio, paese dell’Africa Occidentale, il miglioramento della connettività scolastica allo stesso livello dei finlandesi, potrebbe aumentare il PIL pro capite di quasi il 20% – da 550 dollari a 660 dollari a persona entro il 2025.”