Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) hanno siglato un accordo di collaborazione quinquennale finalizzato allo studio e alla realizzazione di soluzioni innovative in ambito robotica per supportare le attività sul campo dell’azienda. L’intesa è stata firmata a Roma da Massimiliano Garri, Direttore Innovation & Market Solutions di Terna, e da Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Rivolgono attenzione alla notizia tutti i principali organi di stampa, fra cui il Corriere della Sera con un articolo a firma di Fausta Chiesa pubblicato lo scorso 7 aprile: Grazie al know-how dell’Istituto nel campo dell’automazione e della robotica, spiega una nota, Terna potrà sviluppare nuove soluzioni tecnologiche a supporto delle attività di Operations & Maintenancè consolidate nella gestione di circa 75.000 km di linee elettriche ad alta e altissima tensione e delle oltre 900 stazioni elettriche su tutto il territorio italiano. “Le soluzioni robotiche che realizzeremo con l’IIT – ha spiegato Massimiliano Garri, Direttore Innovation & Market Solutions di Terna – affiancheranno le nostre persone, garantendo un livello di sicurezza ancora più elevato. E ci permetteranno di rendere più efficienti le nostre attività”.
Come ricordato nell’articolo, l’Istituto Italiano di Tecnologia e Terna hanno già individuato alcuni primi casi specifici da sviluppare e sperimentare insieme, quali, ad esempio: robot autonomi capaci di effettuare attività sui sostegni delle linee aeree, sistemi avanzati per il monitoraggio delle stazioni elettriche in assenza di operatori, nonché dispositivi come gli esoscheletri a supporto delle attività del personale in campo. Nel corso della collaborazione, inoltre, Terna e IIT valuteranno anche l’opportunità di adottare azioni volte alla protezione della proprietà intellettuale con l’obiettivo di tutelare e valorizzare i risultati delle ricerche. Il piano di innovazione di Terna si pone l’obiettivo di gestire l’evoluzione del sistema elettrico, incrementare le prestazioni e la resilienza delle reti di trasmissione, aumentare l’efficienza e ridurre al massimo i rischi derivanti dalle attività di manutenzione; il tutto con particolare attenzione alla sostenibilità e alla transizione energetica come fattori chiave dell’attività dell’azienda, a favore di una transizione giusta che crei valore e benefici per l’azienda, per i suoi stakeholder e per il sistema circostante.