Riassetto Telecom: scorporo della rete fissa

Il riassetto prevede di separare la rete dai servizi per ottimizzare i risultati. La divisione sarà effettiva nel 2023. I dipendenti della rete dovrebbero passare da 21,4 a 15 mila.

Telecom Italia si divide in due, con un piano chiamato “Beyond vertical integration” (oltre l’integrazione verticale tra servizi e infrastruttura), che punta a scorporare la propria rete dai servizi. Il piano è stato presentato dell’AD Pietro Labriola lo scorso 7 luglio al CdA di Telecom e intende separare la rete dai servizi per ottimizzare i risultati operativi. La divisione sarà effettiva nel 2023. I dipendenti della rete dovrebbero passare da 21,4 a 15 mila. Secondo quanto riporta Fabio Savelli per il Corriere della Sera, in un articolo pubblicato lo scorso 8 luglio: il piano da una parte conferisce nella scatola NetCo la parte infrastrutturale, come rete primaria di cavi e dorsali, la secondaria di Fibercop dagli armadietti alle case, e quella estera, fatta anche di cavi sottomarini, di Sparkle – asset integrabili in futuro a quelli di Open Fiber. Nel pacchetto ServCo troviamo invece la parte dei servizi di operatore delle telecomunicazioni: dunque Tim Consumer, dedicata ai clienti domestici e alle piccole e medie imprese, Tim Enterprise” e Tim Brasil.

In una nota diffusa dal Management di TIM, si sottolinea come il piano consentirà di migliorare le performance operative con un focus economico finanziario specifico per ciascuna entità e di attrarre nuovi partner industriali e finanziari, permettendo di accelerare i processi innovativi e lo sviluppo di un’offerta sui nuovi business orientati alla transizione digitale. Inoltre, sempre secondo la nota di TIM, sarà possibile cogliere al meglio le opportunità offerte dalla transizione digitale e raggiungere contestualmente una struttura del capitale sostenibile, grazie ad un importante percorso di miglioramento della posizione finanziaria che prevede il deconsolidamento della rete fissa e l’eventuale ingresso di nuovi soci di minoranza in TIM Enterprise. Il piano illustra il contesto di mercato, i perimetri di attività e le attività strategiche, oltre alle modalità tramite le quali queste potranno competere nei rispettivi mercati di riferimento. In particolare NetCo, secondo TIM, può rappresentare il primo caso in Europa di realizzazione di un polo infrastrutture e tecnologie di rete in fibra a disposizione di tutto il mercato e con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. Concentrandosi sul wholesale, la divisione avrà il compito di accelerare il deployment della rete in fibra, con benefici nel medio-lungo termine dei cicli di investimento e dei relativi ritorni tipici del mercato infrastrutturale. Da ricordare come la Borsa ha accolto positivamente la separazione nonostante alcune le inevitabili incognite di un’evoluzione così importante.

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