Ponti e viadotti, sbloccati 1,15 miliardi per la manutenzione

Via libera ai piani triennali: potranno essere finanziate anche nuove infrastrutture, ma solo in sostituzione di quelle esistenti considerate a forte rischio statico.

I ministri Enrico Giovannini (Infrastrutture) e Daniele Franco (Economia) hanno firmato il decreto interministeriale che ripartisce 1,15 miliardi, su base triennale 2021-23, destinati al monitoraggio e alla manutenzione di ponti e viadotti stradali e per la sostituzione di quelli considerati ad alto rischio sotto il profilo dei «problemi strutturali di sicurezza». Dedica attenzione al tema il quotidiano Il Sole 24 Ore, con uno specifico articolo a firma di Giorgio Santilli, pubblicato lo scorso 2 giugno: Il decreto – dopo la bollinatura della Ragioneria che ha richiesto un paio di mesi – è stato inviato alla registrazione della Corte dei Conti. Le risorse erano state stanziate dal decreto legge 104 del 14 agosto 2020 e dalla legge di bilancio 2021. I fondi seguono altri piani di manutenzione delle strade già avviati negli anni e nei mesi scorsi (il primo stanziamento fu voluto da Graziano Delrio nel 2017): quello principale, 2.763 milioni da spendere fino al 2024, è stato già ripartito, come quello per la manutenzione straordinaria dei ponti sul Po da 225 milioni. Con le risorse in corso di distribuzione ora si arriva a un totale di 4.138 milioni disponibili per essere investiti. Del piano fanno parte altri 3.058 milioni che aspettano di essere assegnati (perché riguardano gli esercizi successivi al 2024) e che portano il complesso delle risorse per la manutenzione straordinaria della rete viaria a 7.196,8 milioni di euro.

Gli interventi, che come già ricordato, dovranno essere pianificati con un programma triennale 2021-23, e cercheranno di dare sistematicità all’intervento di manutenzione sui vari territori, affidando il costante e puntuale monitoraggio degli interventi agli appositi organismi ministeriali. Nell’articolo si ricorda inoltre: D’altra parte, le somme distribuiti finanzieranno anche, per una quota massima del 25% della prima annualità, analisi finalizzate alla conoscenza delle «caratteristiche geometriche» e dello stato dell’infrastruttura, del traffico, della vulnerabilità territoriale, della situazione esistente delle infrastrutture e dei territori e della «previsione dell’evoluzione». È sulla base di questa analisi che si progetteranno gli interventi di manutenzione straordinaria, di adeguamento alle norme, di ricostruzione.

© 2021 Valtellina S.p.A.
Via Buonarroti, 34 – 24020 Gorle (BG) – Italy
valtellina@valtellina.com


C.F. e P.IVA 00222840167 – Cap. Soc. € 18.000.000 i.v.
Reg. Imp. BG n° 00222840167 | R.E.A. n° 39405
Direzione e coordinamento di Finval SpA
  • Privacy
  • Cookie Policy
  • Credits

Rimani aggiornato sul mondo Valtellina

Lascia il tuo indirizzo email per ricevere comunicazioni e aggiornamenti dal mondo Valtellina. Compila il modulo e controlla la tua inbox per confermare l’iscrizione.