Open Fiber entra in una nuova fase della sua storia imprenditoriale: è stato infatti perfezionato il passaggio delle azioni da Enel a Cdp e al fondo Macquarie. Cassa depositi e prestiti sale al 60% dal precedente 50%, mentre al fondo australiano va il restante 40%. Ma soprattutto ripartono gli investimenti e si sviluppano ulteriormente i cantieri. Ne parla Cor.Com – Il Corriere delle Comunicazioni, in un articolo a firma di Federica Meta pubblicato lo scorso 3 dicembre: A seguito dell’operazione, l’assemblea dei soci si è riunita per eleggere il nuovo cda: Barbara Marinali (Presidente), l’attuale direttore generale Mario Rossetti (Amministratore delegato), Alessandro Tonetti e Roberta Battaglia designati da Cdp Equity e Nathan Luckey e Geoffrey David Shakespeare espressione di Macquarie Asset Management. A Franco Bassanini Open Fiber conferirà l’incarico di Senior Advisor. Nella sua prima riunione il board ha approvato il nuovo piano industriale 2022-2031.
Come sottolineato nell’articolo, il piano industriale punta alla copertura dell’intero territorio nazionale, mediante il completamento degli interventi nelle aree nere (cluster A e B) e nelle aree bianche (cluster C e D) e la copertura delle aree grigie, a partire dalla partecipazione alle gare che verranno indette dal Governo nell’ambito del Pnrr. Così ancora nell’articolo: A copertura del nuovo piano industriale, il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’accordo raggiunto con Banca Santander, Banco Bpm, BnpP Paribas, Crédit Agricole, Ing Bank, Intesa, Société Général e Unicredit che prevede linee di credito committed per 7,175 miliardi di euro. “Tale operazione rappresenta il più grande finanziamento infrastrutturale in reti di telecomunicazione mai realizzato in Emea – spiega una nota – e conferisce a OF le risorse e la flessibilità necessarie per accelerare e completare gli interventi in corso e per ulteriormente estendere la sua presenza sul territorio nazionale”.