Nuovo codice appalti e settore dell’energia

Il nuovo codice degli appalti sembra raccogliere gradimento da società come Enel, Terna e Iren, realtà guida nei settori delle utilities che si dicono pronte ad applicarlo anche da subito.

Durante il convegno “Il nuovo codice degli appalti”, organizzato a Roma dall’Istituto Arturo Carlo Jemolo e dall’Avvocatura dello Stato, tenutosi lo scorso 27 gennaio, sono state presentate le principali novità contenute nel nuovo testo del Codice. All’incontro hanno partecipato esponenti del Governo, dell’Avvocatura dello Stato e della Magistratura amministrativa, docenti universitari e rappresentanti del mondo delle imprese e dell’editoria. Nel corso dei lavori società come Enel, Terna e Iren hanno espresso un giudizio molto favorevole alla disciplina messa a punto dalla commissione speciale del Consiglio di Stato coordinata da Luigi Carbone e approvata dal Cdm, con particolare riferimento al quadro normativo che si delinea per i cosiddetti «settori speciali» (elettricità, gas, energia termica, Tlc, acqua, trasporti ferroviari e aeroportuali). Rivolge attenzione all’argomento il quotidiano Il Sole 24 ore con un articolo pubblicato lo scorso 28 gennaio: La scelta del codice è quella di rendere i settori speciali ancora più autonomi dalle norme ordinarie, come d’altra parte prevedono le direttive Ue (i settori speciali hanno una direttiva a sé, la 2014/25). Nel nuovo codice tutte le norme che devono essere applicate da questi committenti sono raccolte nel libro III e si applicano le norme valide per i settori ordinari solo se espressamente richiamate, mentre nel codice vigente c’era una forte spinta ad estendere le norme ordinarie a questi settori.

Nell’articolo si ricorda come durante i lavori del convegno è stato sottolineato che i cosiddetti “settori speciali” hanno migliori performance con una propria qualificazione degli appaltatori e un bassissimo tasso di contenzioso. Hanno anche norme che consentono una migliore organizzazione. Un esempio lo ha fatto Gianni Armani, amministratore delegato di Iren, con riferimento al responsabile unico del procedimento (Rup): nei settori speciali è possibile suddividere questa funzione fra vari specialisti, a seconda delle competenza necessaria, legale o ingegneristica o tecnica, nei settori ordinari il Rup è, appunto, unico. Giudizio positivo anche da Giulio Fazio, responsabile dell’area Affari legali e societari di Enel. «Il codice è un passo avanti – ha detto – anche per chi, come noi, deve essere competitivo sui mercati internazionali, soprattutto quelli delle forniture di materiali, per evitare di arrivare tardi rispetto ai nostri concorrenti francesi, tedeschi e spagnoli. Bisogna continuare in questa direzione». Fazio apprezza le norme di tutela dei lavoratori, clausola sociale compresa, ma ha raccomandato più attenzione al tema della cybersecurity perché le due normative rischiano di non parlarsi.

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