Nuovi tavoli sulla rete unica

Ripartono con regia governativa i confronti per verificare le possibilità di creare una rete unica nazionale in banda ultralarga.

Lo scorso 30 novembre TIM ha emesso un comunicato conseguente alle dichiarazioni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy in relazione al progetto di creazione di una Rete Nazionale. TIM ha manifestato la propria disponibilità a continuare il confronto nelle sedi istituzionali. Nella nota di TIM, ripresa da tutti gli organi di stampa, si poteva leggere: “In particolare, TIM proseguirà, in linea con il piano di delayering presentato al mercato lo scorso 7 luglio, a valutare tutte le opzioni strategiche, che consentano di perseguire al meglio gli obiettivi del superamento dell’integrazione verticale e della riduzione dell’indebitamento. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha preso atto del comunicato congiunto diffuso oggi da CDP Equity, Macquarie Asset Management, e Open Fiber relativo al Memorandum of Understanding sottoscritto lo scorso 29 maggio, che può pertanto considerarsi decaduto e privo di effetti”.
Riprende il tema il Corriere della Sera in un articolo a firma di Federico De Rosa, pubblicato lo scorso 4 dicembre: Il tempo stringe. La prossima settimana il tavolo istituzionale del governo per trovare una soluzione sulla rete unica e sul futuro di TIM dovrebbe iniziare le verifiche “tecniche”.

Da parte governativa continuano intanto a moltiplicarsi gli annunci che indicano come prioritario trovare una soluzione entro fine anno per la partita della rete unica. È infatti l’intenzione dichiarata dal Ministero delle Imprese: “Tenendo conto delle priorità di valorizzare le risorse umane di Tim e dar attuazione ad una efficiente e capillare Rete Nazionale a controllo pubblico – scrive il Ministero delle Imprese – il Governo intende promuovere un tavolo di lavoro che entro il 31 dicembre possa contribuire alla definizione delle migliori soluzioni di mercato percorribili per massimizzare gli interessi del Paese, delle società coinvolte e dei loro azionisti e Stakeholder, tenendo conto delle normative esistenti a livello nazionale ed europeo e degli equilibri economici, finanziari ed occupazionali”. Nel frattempo il governo è impegnato anche nella delicata questione della legge di bilancio, nella quale il tema della rete unica si lega a sua volta alle questioni connesse all’utilizzo dei fondi del PNRR. Non sono mancati affondi anche aspri su presunti ritardi accumulati nei mesi scorsi da parte dell’amministrazione pubblica nell’impiego delle risorse.

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