Fra i tre focus dell’indagine della 163° edizione dell’indagine di Federmeccanica sullo stato del settore, uno tocca l’impatto dell’attuale fase economica sull’attività di investimento delle imprese metalmeccaniche. Al momento il 68% prevede di attuare forme di investimento nei prossimi sei mesi, con particolare riferimento alla digital trasformation. Ma alcuni problemi gravano sullo scenario: ben il 22% delle imprese non trova professionisti adeguati. Inoltre la produzione risulta sotto stress a causa dei costi di energia e materie prime. Dedica attenzione al tema Cor.Com – Il Corriere delle comunicazioni con un articolo a firma di Patrizia Licata, pubblicato lo scorso 15 settembre: Il settore prosegue lungo il percorso della digitalizzazione, con il 21,7% delle imprese che progetta investimenti nelle tecnologie di industria 4.0. Ma è allarme competenze digitali: tutte le aziende del settore faticano a trovare manodopera e nel 22% dei casi si tratta di profili legati alle mansioni hitech.
Nell’articolo si indica inoltre come nella prima metà dell’anno gli andamenti della produzione sono fortemente differenziati nei diversi comparti. Hanno il segno più anche la produzione di macchine e apparecchi meccanici (+2,5%) e degli altri mezzi di trasporto (+1,4%); di contro, sono diminuite le attività della metallurgia (-3,6%), le fabbricazioni di autoveicoli e rimorchi (-3,0%), di macchine e apparecchi elettrici (-2,5%) e di prodotti in metallo (-2,4%). Evidenzia quindi la Licata: Nel complesso l’attività produttiva metalmeccanica si conferma sugli stessi livelli del primo semestre del 2021 e sostanzialmente in linea con i risultati del primo semestre del 2019 (-0,1%). Ma il mese di giugno 2022 è negativo(con un calo della produzione del -3,2% rispetto a maggio) e pesano le ripercussioni della guerra in Ucraina, col rischio di minare la futura capacità di investire.
Un altro approfondimento dell’articolo è dedicato alle competenze e alle difficoltà di reperimento di manodopera per le aziende metalmeccaniche. Così la Licata: Sono problematiche evidenziate da più di sette imprese su dieci (71%), una percentuale di gran lunga superiore al 56% ottenuto nell’analoga rilevazione svolta a giugno 2021. Per il 46,1% del campione le competenze difficili da trovare sono quelle tecniche di base/tradizionali, mentre il 22% degli imprenditori segnala difficoltà a trovare competenze tecnologiche avanzate/digitali e quelle trasversali (ad esempio la capacità di risolvere problemi, prendere decisioni, lavorare in gruppo, comunicazione e autonomia).