Sono esattamente 4.656 le imprese che crescono nonostante le difficoltà degli ultimi anni e della pandemia, e in uno scenario economico molto complesso costituiscono un sistema trainante per l’economia italiana. Le ha individuate e indicate la seconda edizione dello studio condotto da Nomisma, fra le più autorevoli società che si occupano di indagini di mercato.
Tra i settori dove maggiore è il numero di aziende “virtuose” lo studio identifica: packaging, farmaceutica, autoveicoli, metallo e abbigliamento. Il settore che vede maggiormente aumentare il numero di imprese inserire nell’elenco Nomisma è la farmaceutica, con un’incidenza (+197%) tre volte superiore rispetto a quanto registrato nella manifattura; considerando invece i ricavi è il settore del packaging a posizionarsi al primo posto, con un’incidenza di oltre tre volte superiore (+215%).
Questo insieme di imprese ha tutte le capacità necessarie per superare la crisi che preoccupa lo scenario economico. Particolarmente interessante notare che molte di queste imprese hanno attraversato anche la stagnazione che aveva colpito l’economia già nei due anni prima della pandemia e l’hanno fatto in modo virtuoso, con fatturati in rapida crescita e una redditività a volte migliore dei concorrenti stranieri.
Lo ricorda Luca Piana in un suo articolo in Economia&Finanza (magazine settimanale de La Repubblica) pubblicato il 1 febbraio: Alcuni risultati sono sorprendenti, soprattutto se si confronta questa seconda edizione dello studio con quello di dodici mesi fa. L’anno passato avevano superato l’esame 4.829 imprese, questa volta sono state 173 in meno. Salta all’occhio però un altro dato: le “veterane”, presenti in entrambe le edizioni, superano quota duemila. Le “debuttanti”, che non erano presenti la prima volta ma ci sono nella seconda, sono quindi più numerose, quasi 2.600. Considerando che i parametri valorizzano gli anni dal 2014 in poi, e non una singola annata. È un buon segno: significa che le imprese che hanno chance di entrare nel campione sono numerose.