L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha posto in essere una crescita significativa delle sue infrastrutture digitali, allo scopo di supportare l’intera rete nazionale dei centri IIT, che comprende 4 sedi a Genova e 11 nei principali centri urbani del Paese. Le potenzialità sono state quadruplicate.
Obiettivo principale dello sviluppo, accelerare e ottimizzare le attività di ricerca in tutti i campi di interesse dell’Istituto, facilitando una transizione digitale efficace nel settore della ricerca. In particolare l’IIT si è dotato di un sistema avanzato per l’archiviazione dei dati, in quanto le attività sperimentali generate producono enormi volumi di dati che devono essere resi accessibili anche alla comunità scientifica e riutilizzabili in ogni momento secondo requisiti di trasparenza e sicurezza rigorosi. Rivolge attenzione all’argomento Cor.Com – Il Corriere delle Telecomunicazioni, con un articolo pubblicato lo scorso 15 settembre: L’IIT sta sviluppando internamente software che consentiranno ai suoi ricercatori, ma anche a team di ricerca di altre istituzioni – nell’ottica dell’Open Science – un accesso facile, rapido, sicuro ed efficace ai dati necessari per le sperimentazioni che poi possono essere analizzati grazie a machine learning e algoritmi di intelligenza artificiale. In questo senso l’IIT ha potenziato anche l’infrastruttura di calcolo principale, il supercomputer Franklin, che ha una velocità superiore ai 2 Petaflops, ovvero è in grado di eseguire più di 2 milioni di miliardi di operazioni al secondo, grazie ai suoi 83 nodi e alle 288 GPU (Graphic Processing Unit – unità di elaborazione grafica).
Come sottolineato nell’articolo, tra gli obiettivi è prevista una spinta nella gestione del dato Fair (Findable, Accessible, Interoperable, Resuable) secondo i principi dell’Open Science richiesti dalla Comunità Europea e dalle comunità internazionali di riferimento, e un uso più ampio di algoritmi di AI nell’analisi dei dati che porterà evoluzioni nel modo in cui alcune ricerche vengono condotte.
Questi ulteriori investimenti e sviluppi, si connettono direttamente anche all’apertura, avvenuta nel maggio scorso, del Center for Robotics and Intelligent Systems – Centro per la Robotica e i Sistemi Intelligenti (CRIS) a Genova, che ospita laboratori e strutture di test all’avanguardia per lo studio della robotica nel quale le diverse linee di ricerca – da quella chirurgica a quella industriale, dagli esoscheletri riabilitativi all’esplorazione spaziale.