Intelligenza artificiale: vale il PIL britannico

La ricerca “The economic potential of generative AI” di McKinsey & Company stima il potenziale economico dell'Ai generativa tra i 2.600 e i 4.400 miliardi di dollari l'anno.

La Generative Artificial Intelligence sta dimostrando in modo sempre più evidente le sue potenzialità. In particolare il successo di ChatGPT 3 e 4 ha accelerato il passaggio verso il concetto di “Industrial automation of text production”. Un’automazione industriale di nuova generazione, supportata da strumenti capaci di combinare frammenti tratti da basi informative eterogenee in rappresentazioni linguistiche simili a quelle umane, testuali e grafiche, anche al servizio dell’industria e dell’economia. Dedica attenzione al tema il magazine Affari&Finanza con un articolo a firma di Giulia Cimpanelli pubblicato lo scorso 3 luglio: Fino a pochi anni fa si parlava dei dati come del nuovo oro. Oggi l’attenzione si è spostata sulla tecnologia che quei dati li processa e li utilizza, l’intelligenza artificiale. Negli ultimi mesi ci si è concentrati su quella generativa, che sembra essere in grado di portare una crescita esponenziale in qualsiasi settore dell’economia. Attraverso l’analisi di 63 casi concreti, la ricerca “The economic potential of generative AI” di McKinsey & Company stima il potenziale economico dellAi generativa tra i 2.600 e i 4.400 miliardi di dollari l’anno, valore che potrebbe superare quello del Pil del Regno (3.100 miliardi nel 2021).

La combinazione di significativi risparmi sul costo del lavoro, creazione di nuovi posti di lavoro e maggiore produttività per i lavoratori aumenta la possibilità di un boom della produttività tramite apporto di AI che traina la crescita economica, pur in uno scenario incerto soprattutto nelle tempistiche. Studi accademici confermano che i lavoratori delle aziende che adottano per prime la tecnologia registrano una maggiore crescita della produttività del lavoro dopo l’adozione dell’Ai, con stime che generalmente implicano un aumento di 2-3 punti percentuali l’anno. L’Ai generativa potrebbe quindi determinare un aumento economicamente significativo della produttività. Gli analisti ritengono che la perdita di lavori legata all’automazione verrebbe compensata dalla creazione di nuove occupazioni proprio in seguito alle innovazioni tecnologiche. Per capire l’impatto degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale generativa sulla produttività degli sviluppatori, la stessa McKinsey ha creato un laboratorio con oltre 40 sviluppatori dislocati negli Stati Uniti e in Asia e con diverse esperienze di sviluppo software. McKinsey rileva che gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale generativa offrono guadagni di velocità impressionanti per molte attività comuni degli sviluppatori. La documentazione delle funzionalità del codice per la manutenibilità (che considera la facilità con cui il codice può essere migliorato) può essere completata in metà tempo, la scrittura di nuovo codice in quasi la metà del tempo e l’ottimizzazione del codice esistente (chiamata refactoring del codice) in quasi due terzi del tempo. Con le giuste competenze e gli strumenti aziendali, questi guadagni di velocità possono essere tradotti in un aumento della produttività che supera i precedenti progressi della produttività ingegneristica.

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