Bard, il software di intelligenza artificiale generativa di Google, arriva in Europa e in Italia. Si propone come concorrente diretto di ChatGpt. Durante una conference call il direttore del prodotto in Google, Jack Krawczyk, ha spiegato che “Bard è un’esperienza diversa dalla ricerca di Google, un nuovo paradigma del modo in cui usiamo il computer”, aggiungendo che Bard è accessibile a tutti. Quasi in contemporanea arriva un altro rivale di ChatGPT firmato daElon Musk. Il ceo diTesla e SpaceX e proprietario di Twitter ha annunciato il debutto di una nuova società di intelligenza artificiale, chiamata xAI. Il progetto sarà guidato direttamente da Musk e si avvarrà di un team di esperti che provengono già dal settore Ai. Dedicano attenzione al tema tutti i principali organi di informazione, tra i quali Ansa.it e La Repubblica, con due articoli pubblicati rispettivamente gli scorsi 13 e il 14 luglio. La nota Ansa precisa: “Bard attinge a informazioni sul web per fornire risposte aggiornate e di alta qualità – spiega Google – ci siamo confrontati con esperti, legislatori ed enti regolatori, inclusi i Garanti per la protezione dei dati, per comprendere il loro punto di vista e le loro indicazioni (…) Oltre a rispondere alle domande degli utenti (si possono ascoltarle e ricevere risposte multiple con tono e stile diverso) Bard può pure, con le nuove funzionalità, “fissare, organizzare e modificare le conversazioni”, usare “le immagini nei prompt”, cioè nelle richieste al software; “condividere le risposte”, “esportare il codice in più posti”.
L’articolo pubblicato su La Repubblica, a firma di Pier Luigi Pisa, si dedica prevalentemente all’innovazione di Musk e sottolinea: A Elon Musknon bastavano Tesla, Space X e Twitter. L’imprenditore, infatti, ha fondato una nuova azienda. Si chiama xAI e ha l’obiettivo di “comprendere la natura dell’universo” attraverso lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Sul sito della nuova creatura si legge che xAI «lavorerà attivamente con Twitter, Tesla e altre compagnie per raggiungere la sua missione». Il team di xAI è guidato proprio da Musk e include undici persone – tutti uomini – che hanno lavorato in passato in grandi compagnie che sviluppano AI: OpenAI, Google Research, Microsoft Research, and DeepMind.
Ricordiamo che il magnate di Tesla era stato uno dei finanziatori iniziali di OpenAI, la società sviluppatrice di ChatGPT, ma negli ultimi tempi ha assunto una posizione critica nei confronti dei software, tanto da chiedere la sospensione per sei mesi dei sistemi che evolvessero il Gpt-4, l’ultima versione della piattaforma di AI. Le voci sul suo ingresso diretto nel settore dell’intelligenza artificiale si rincorrevano già dallo scorso aprile, quando Musk ha dichiarato di aver lavorato a un nuovo strumento chiamato TruthGpt. Il co-fondatore di xAI, Greg Yang, ha detto che la startup approfondirà la “matematica dell’apprendimento profondo”, un aspetto dell’AI, e “svilupperà la teoria del tutto per le grandi reti neurali”.