Il piano di sviluppo europeo di Intel, con investimenti per oltre 80 miliardi, coinvolge direttamente l’Italia e a portato il Governo italiano a prendere contatto direttamente con l’azienda per gestire in modo coordinato lo sviluppo del progetto. I piani strategici di Intel prevedono una crescita europea della catena dei semiconduttori, dalla ricerca e sviluppo (R&S) alla produzione fino alle tecnologie di imballaggio all’avanguardia. Rivolge attenzione al tema Cor.Com – Il Corriere delle Telecomunicazioni, con un articolo a firma di Federica Meta pubblicato lo scorso 13 luglio: “Con Intel siamo in rapporti continuativi, noi e le regioni abbiamo risposto a tutte le richieste che ci ha fatto per essere competitivi rispetto ad altri Paesi europei”, ha detto il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione in Commissione Industria al Senato, parlando dell’atteso investimento che la multinazionale della microelettronica dovrebbe realizzare in Italia. Investimenti per oltre 33 miliardi sono destinati alla costruzione di nuovi hub in Europa. L’Italia è in lizza per la realizzazione del primo impianto europeo di back-end (packaging) per la fabbricazione di chip per il quale sono previsti e 4,5 miliardi e 1500 nuovi posti di lavoro a cui se ne devono aggiungere ulteriori 3.500 nell’indotto.
In questo momento, in base ai piani di sviluppo Intel, sarebbero due le regioni italiane interessate: Veneto e Piemonte. Durante gli incontri con l’azienda, governo Italiano e regioni coinvolte hanno risposto alle richieste su formazione e logistica del territorio. Il Ministro Urso ha precisato che per quanto riguarda le risorse, poi sceglierà l’azienda dove localizzare sedi e impianti produttivi. Sempre durante gli incontri l’azienda ha ribadito che fra le sue strategie di sviluppo previste in Europa, quella in Italia è la più all’avanguardia, perché riguarda un nuovo stadio tecnologico nei chip, mentre in Francia e Germania risponde alla tecnologia attuale. Grazie all’investimento Intel porterà la sua tecnologia più avanzata nel continente, aiutando l’Ue a creare un ecosistema di chip di prossima generazione e rispondendo alla necessità globale di una catena di approvvigionamento più equilibrata e resiliente, meno dipendente dai paesi asiatici. La presenza diretta delle linee produttive sul suolo europeo contribuirà ad aumentare la produzione per soddisfare la crescente domanda di semiconduttori avanzati, alimentando una nuova generazione di prodotti innovativi. La disponibilità di semiconduttori di nuova generazione è fondamentale in tutte le dinamiche di crescita della Digital Transformation, nell’industria manifatturiera come nella logistica, ma anche al servizio delle imponenti evoluzioni delle reti Tlc e della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni.