Industria 4.0: è la strategia che fa la differenza

I piani di trasformazione devono essere accompagnati da una strategia strutturata e calata nella realtà aziendale, per portare benefici in termini di produttività e sostenibilità.

Una fabbrica intelligente e digitale può ottenere i massimi benefici dall’evoluzione 4.0 se la transizione avviene secondo un piano strategico attentamente pianificato. È quanto emerge dal report annuale di Efeso Consulting, società di consulenza di direzione che, ogni anno, monitora le aziende industriali che hanno intrapreso strategie di trasformazioni digitali ben strutturate, evidenziando i principali risultati e premiando le iniziative più innovative. Dedica attenzione al tema il quotidiano Il Sole 24 Ore con un articolo a firma di Raoul de Forcade pubblicato lo scorso 2 dicembre: Lo scenario macroeconomico in cui le industrie oggi si trovano a operare, con un mercato sempre più competitivo, la necessità di puntare sulla sostenibilità e quella di governare dinamiche di mercato imprevedibili spinge gli imprenditori (per lo meno quelli più illuminati) verso un’evoluzione dell’organizzazione aziendale sempre più rivolta al digitale e alla fabbrica “intelligente”. La scelta, se fatta con le dovute accortezze, è quella giusta, perché, in generale, i benefici medi raggiungibili dall’implementazione di piani di trasformazione digitale strutturati includono miglioramenti dell’efficienza dal 10 al 15% nel medio termine e dal 20 al 40% nel lungo; garantendo riduzioni dei costi energetici del 7,5%, dei consumi di materia prima del 15%, del capitale circolante del 45%, degli scarti del 55% e una riduzione della merce in magazzino del 45%.

L’implementazione di piani di trasformazione digitale, sempre secondo Efeso Consulting, ha portato miglioramenti di produttività, misurata sul costo di trasformazione, in tutti i settori monitorati. Ancora nell’articolo: L’incidenza della digitalizzazione, in programmi di questa tipologia, consente di ottenere miglioramenti del 50% nella riduzione dei costi di trasformazione: un tipico programma di eccellenza operativa tradizionale, a regime, consente di ottenere risparmi annui sul costo di trasformazione dal 4 al 7%; tuttavia, se il programma è supportato da un piano di trasformazione digitale, i risparmi possono arrivare dal 6 al 10% del costo di trasformazione. Sempre nell’articolo si sottolinea come, però, non mancano alcuni pericoli quando questo sviluppo non è affrontato correttamente. In particolare il percorso di trasformazione digitale delle aziende dovrebbe essere accompagnato da una strategia di digitalizzazione con un approccio adattato alle peculiarità dell’azienda. Il report presenta alcuni casi in cui gli investimenti per l’implementazione di tecnologie digitali sono stati concentrati solo in determinate aree del processo produttivo, senza un approccio che interessasse l’intera catena del valore. Tutto ciò ha portato a non poter sfruttare le vere potenzialità delle tecnologie digitali. Una corretta strategia di digitalizzazione deve partire dagli obiettivi di medio-lungo termine dell’azienda, declinati in opportuni target operativi di fabbrica e attraverso una valutazione dello stato di maturità digitale dell’impresa.

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