Il PIL italiano più avanti in Europa

L’Italia, nel primo trimestre del 2023, è cresciuta più di Germania e Francia. Il prodotto interno lordo (Pil) è aumentato dello 0,5%. Migliorano anche i conti energetici.

L’economia italiana è di nuovo in marcia e nel primo trimestre continua la ripresa dopo la battuta d’arresto del 2022. A inizio anno la crescita del Pil è stata dello 0,6% in termini congiunturali e dell’1,9% in termini tendenziali: due risultati in ulteriore miglioramento – ha riportato l’Istat – dello 0,1% rispetto alle previsioni di aprile. Lo scenario italiano ha fatto registrare la performance migliore rispetto agli altri Paesi dell’area Euro, tanto è vero che la crescita acquisita per l’intero 2023 è stata rivista a +0,9%. Rivolgono attenzione al tema tutti i principali organi di stampa, fra cui Il corriere della Sera con un articolo a firma di Andrea Rinaldi pubblicato lo scorso 1 giugno, che compara il dato italiano con il panorama europeo: Nel primo trimestre del 2023, il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,1% nell’Eurozona e dello 0,3% nell’Unione Europea rispetto al trimestre precedente. Nel quarto trimestre del 2022, il Pil era rimasto stabile nell’Eurozona e diminuito dello 0,1% nell’Ue. Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati relativi al primo trimestre del 2023, il Portogallo (+1,6%) ha registrato l’aumento maggiore rispetto al trimestre precedente, seguito da Spagna, Italia e Lettonia (tutti +0,5%). Sono stati registrati cali in Irlanda (-2,7%) e in Austria (-0,3%). Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il Pil destagionalizzato è aumentato dell’1,3% sia nell’Eurozona che nell’Unione Europea nel primo trimestre del 2023. I tassi di crescita su base annua sono stati positivi per tutti i Paesi, ad eccezione della Germania.

Il buon dato italiano è stato rimarcato anche dal governatore della Banca d’Italia nella sua relazione presentata lo scorso 31 maggio. Visco ha sottolineato che “La ripresa è stata più marcata nelle costruzioni, sostenute dagli incentivi fiscali per la qualificazione del patrimonio edilizio – ha illustrato Ignazio Visco – nonostante le difficoltà in corso d’anno, anche la produzione manufatturiera si è mantenuta ai livelli del 2019”. “La rinnovata vitalità del sistema economico – ha poi aggiunto – si è manifestata nella robusta espansione delle esportazioni e nella forte ripresa dell’accumulazione di capitale”. Partecipa in misura significativa a questo clima positivo l’attenuazione della crisi energetica, sia per riduzione dei prezzi che per accelerazione della transizioni green. Secondo un’analisi di BloombergNEF, questa accelerazione del processo di transizione energetica continuerà per tutto il 2023, grazie anche a un approccio più concreto e pragmatico al raggiungimento degli obiettivi green adottato da molti dei governi europei.

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