Luigi Gubitosi lascia il Cda di Telecom Italia spianando di fatto la strada alla sua successione. Il board ha infatti approvato all’unanimità l’accordo raggiunto tra il manager e l’azienda. Per il top manager non sarebbe prevista alcuna maxi buonuscita ma solo il rispetto di quanto previsto dal contratto. Dedica attenzione al tema Cor.Com – Il Corriere delle Comunicazioni in un articolo a firma del Direttore Mila Fiordalisi, pubblicato lo scorso 17 dicembre:
L’ex Ad di Tim Luigi Gubitosi si appresta a lasciare il suo posto in Consiglio di amministrazione. Per il neo direttore generale Pietro Labriola, ceo di Tim Brasil, si spiana dunque la strada per l’ingresso nel Consiglio e la nomina ad amministratore delegato. Se Gubitosi non avesse lasciato, l’unica opzione sarebbe stata la rinuncia, da parte dell’azionista di maggioranza Vivendi, a uno dei suoi tre consiglieri nel board per consentire l’ingresso di Labriola. Secondo quanto rende noto Tim in una nota, Gubitosi – che oggi non ha partecipato al Cda – ha trovato un accordo con Tim nel rispetto di quanto previsto dal contratto, incluse le manleve, ma senza “maxi” buonuscita come ipotizzato da indiscrezioni di stampa. Il passo indietro sarebbe maturato nello spirito della lettera in cui il manager ha spiegato le ragioni della rinuncia alle deleghe da amministratore delegato e da direttore generale.
Come ricorda ancora Mila Fiordalisi nel suo articolo, una specifica nota di Tim a seguito del CdA chiarisce come “Al momento sono in corso una valutazione dettagliata della manifestazione indicativa non vincolante e un’analisi comparativa della stessa rispetto ad alternative strategiche e prospettive future della società, mirate a decidere, tra le altre cose, se dare accesso alla due diligence richiesta da Kkr. Inoltre si ricorda, come annunciato il 15 dicembre, che il management sta intraprendendo una revisione del piano”, si legge nella nota di Tim a seguito del CDA che si è concluso alle 21. “Questo processo è complesso e richiederà dei tempi che in questo momento non sono quantificabili. Il Consiglio e il Comitato si impegnano a procedere, con il supporto degli advisor, in maniera tempestiva ed esauriente, in linea con i doveri fiduciari e nell’interesse di tutti gli stakeholders”.