Con l’accordo di fusione tra Vodafone e Ck Hutchison si apre una nuova stagione nello scenario delle Tlc europee. Insieme le due compagnie danno infatti vita al più grande operatore del Regno Unito, uno dei maggiori nel continente. Previsti investimenti da 11 miliardi di sterline in dieci anni. La newco di cui Vodafone deterrà il 51% investirà 13,9 miliardi di dollari in 10 anni per realizzare la più avanzata rete 5G standalone.
Rivolge attenzione al tema Cor.Com – Il Corriere delle Telecomunicazioni con un articolo a firma di Patrizia Licata pubblicato lo scorso 14 giugno: Le efficienze stimate della fusione dovrebbero ammontare a più di 700 milioni di sterline di costi annuali e sinergie di capex entro il quinto anno intero dopo il completamento, con un Van (valore attuale netto) implicito di oltre 7 miliardi di sterline.L’attuale Ceo di Vodafone Uk Ahmed Essam diventerà Ceo di MergeCoe l’attuale Cfo di Three Uk Darren Purkis assumerà il ruolo di Cfo di MergeCo. La transazione dovrebbe chiudersi prima della fine del 2024, soggetta alle approvazioni normative e degli azionisti.
L’annuncio suggella un’operazione attesa dallo scorso autunno, quando i due gruppi hanno rivelato di essere in trattativa per l’operazione. L’accordo, se approvato dalle autorità di regolamentazione, creerà un gruppo con un totale di 27 milioni di clienti mobili. Come ricordato anche nell’articolo di Patrizia Licata, Margherita Della Valle, CEO del gruppo Vodafone, ha dichiarato: “La fusione è ottima per i clienti, ottima per il paese e ottima per la concorrenza. È trasformativa in quanto creerà una rete 5G best-in-class – anzi la migliore in Europa-, offrendo ai clienti un’esperienza superiore. Come paese, il Regno Unito beneficerà della creazione di un terzo operatore in scala sostenibile e fortemente competitivo capace di trainare la crescita, l’occupazione e l’innovazione. Per Vodafone, questa transazione è un punto di svolta nel nostro mercato interno”.
Le due aziende affermano che la fusione creerà un terzo operatore di grandi dimensioni che aumenterà il livello di concorrenza con i due principali operatori convergenti del Regno Unito e fornirà anche più scelta nei partner all’ingrosso per gli Mvno del Regno Unito. L’azienda combinata offrirà l’accesso su Banda larga mobile tramite Fwa (fixed wireless access) all’82% delle famiglie entro il 2030, integrando l’accesso di MergeCo alla più grande rete in fibra completa del Regno Unito. Come ripreso nell’articolo di Patrizia Licata, la fusione non riguarda però solo la Gran Bretagna, in quanto sarebbe anche un test importante per il consolidamento tra telco in Europa, dove sono stati annunciati ma non ancora chiusi diversi accordi, come in Spagna (tra Orange e MàsMovìl) e Portogallo (proposta di acquisizione da parte di Vodafone del quarto operatore Nowo), o in futuro, per esempio, in Italia, dove Vodafone ha rifiutato l’offerta di Iliad per i suoi asset italiani e dove recentemente sono ripresi i contatti tra Iliad e Vodafone.