Fondi PNRR e reti TLC: garanzie per lavoratori e imprese

Al convegno ANIE dello scorso 14 luglio dedicato alla mancanza di risorse per le nuove reti, è stato presentato un documento per accelerare la roadmap.

“Servono misure straordinarie e temporanee legate allo sviluppo del Pnrr: il 10% dei 5,5 miliardi assegnati con le gare basta appena a coprire il costo dei mezzi tecnici per realizzare i lavori e per un escavatore occorrono dagli 8 ai 10 mesi di attesa per l’approvvigionamento. Altrettante risorse per un camion. E sul versante della formazione servono 6 mesi per un addetto alla posa tradizionale, 14 per un addetto alla posa Enel e tra i 6 e gli 8 per formare un giuntista”, Così Luigi Piergiovanni, Presidente System Integrator Tlc di Anie, durante il convegno sul tema organizzato dal Gruppo lo scorso 14 luglio a Roma. Dedica attenzione al Tema Mila Fiordalisi, Direttore di Cor.Com – Il Corriere delle comunicazioni, in un articolo pubblicato lo stesso14 luglio. Ricordiamo che Mila Fiordalisi è stata anche moderatice del convegno: “Stiamo lavorando con il Ministero del Lavoro per accelerare il reclutamento delle competenze. Ma c’è un altro tema che andrà affrontato: che cosa succederà nel 2026 quando il Piano sarà concluso? Questa è a mio avviso la vera questione. Il reskilling è faticoso, e bisogna essere in grado di garantire una prospettiva ai lavoratori. Non possiamo pensare solo all’orizzonte del Pnrr, ma anche a quello che viene dopo”. Lo ha detto la Sottosegretaria al Mise, Anna Ascani, dal palco del convegno “Obiettivo Pnrr il gap delle risorse umane qualificate sul cammino della banda ultra larga” organizzato da Aniee andato in scena oggi a Roma.  A dibattito i rappresentati di alcuni dei top player del comparto – Open Fiber, Retelit, Fastweb e Inwit -, Francesco Algieri, Responsabile Asstel per i rapporti sindacali e l’amministratore delegato di Infratel Marco Bellezza

Per realizzare entro il 2026 gli obiettivi del Pnrr legati alle gare a banda ultralarga servono 19.600 risorse di cui il 40% è manodopera necessaria alle squadre per le opere civili, che sul mercato del lavoro italiano si faticano a reperire. Per portare a termine questi obiettivi è necessario rivedere la logica dei flussi migratori per i contratti Tlc e Metalmeccanici, con finanziamenti a fondo perduto per l’accoglienza, la formazione e la messa al lavoro”. Questo l’appello di Luigi Piergiovanni, Presidente System Integrator Tlc di Anie.

Come ricorda l’articolo di Cor.Co, dettagliati i dati presentati da Anie per fare il punto sullo scenario, sulle risorse e le tipologie di figure che mancano all’appello e sulle azioni da avviare per traguardare gli obiettivi PNRR: La questione dei flussi migratori deve fare il paio – ha evidenziato la Federazione – con accordi bilaterali con i principali paesi extra Ue fornitori di manodopera, ristori per far fronte ai rincari subiti dalla filiera, indicizzazione dei contratti per contrastare la volatilità dei mercati, finanziamenti a fondo perduto per l’acquisto dei mezzi e attrezzature per realizzare la banda ultra larga, formazione del personale neo-assunto, garanzie sull’anticipo dei pagamenti legati ai contratti pubblici anche se non direttamente assegnatari, termini di pagamento più brevi e accesso a forme di smobilizzo dei crediti a condizioni agevolate e, infine, con una deroga al regime Iva di Split Payment o Reverse Charge per la fatturazione dei lavori di realizzazione della banda ultralarga nonché con l’abbattimento dell’aliquota Ires/Irap.

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