Il CEO di Enel Flavio Cattaneo ha effettuato lo scorso 26 luglio la sua prima conference call con gli analisti. Un incontro dedicato ai risultati del primo semestre, chiuso con un risultato netto ordinario a 3.279 milioni (+52%), un Ebitda ordinario a 10.739 milioni (+29,4) e ricavi a 47.095 milioni, in calo del 28,2% per la diminuzione dei prezzi di vendita delle commodity sui mercati finali. Fra le numerose testate che si occupano della notizia, approfondisce il tema Il Corriere della Sera, con un articolo a firma di Fausta Chiesa, pubblicato lo scorso 27 luglio: Gli investimenti del periodo salgono a 6.042 milioni (5.889 milioni di euro nel primo semestre 2022, +2,6%) e si sono concentrati in Enel Green Power per lo sviluppo della capacità rinnovabile e in Enel Grids per lo sviluppo e la resilienza delle reti di distribuzione. Il programma delle cessioni (che esclude Endesa, «totalmente infondata» la voce ha detto Cattaneo) è arrivato al 60% del totale previsto di circa 21 miliardi al 2025.
Come ricordato nell’articolo di Fausta Chiesa, c’è anche un altro aspetto che l’amministratore delegato ha tenuto a sottolineare: il lancio di un piano di efficientamento delle attività e processi del gruppo in tutte le geografie, che ha permesso di diminuire nel solo mese di giugno il cash cost (le spese operative) dell’8% rispetto al budget: «Il nuovo management — ha dichiarato Cattaneo — ha immediatamente avviato azioni per migliorare ulteriormente l’allocazione del capitale massimizzando il ritorno degli investimenti, aumentare le efficienze e semplificare la struttura del gruppo attraverso la focalizzazione geografica sui sei Paesi core. Queste azioni, insieme ai risultati ottenuti nel periodo, ci consentono di confermare la guidance per fine 2023, con la previsione di un dividendo complessivo di 0,43 euro per azione per l’esercizio corrente».
Nel 2023 si prevede un Ebitda ordinario compreso tra 20,4 e 21 miliardi, un utile netto ordinario compreso tra 6,1 e 6,3 miliardi e un livello di indebitamento finanziario netto a fine anno compreso tra 51 e 52 miliardi. Il piano strategico, ha poi annunciato l’AD, sarà aggiornato il prossimo novembre, con la presentazione delle priorità e il ritorno per gli azionisti. Le linee direttrici, ha spiegato Cattaneo, saranno execution, efficiency e una migliore capital allocation per spingere la crescita.