ENEL: investimenti per 210 miliardi

L’AD di Enel, Francesco Starace, ha presentato il piano di investimenti fino al 2030. Energie rinnovabili e aggiornamenti infrastrutturali al primo posto nella strategia.

Francesco Starace, ad di Enel, ha presentato il piano strategico 2022-2024 al Capital Markets Day del gruppo. L’orizzonte sotto il profilo degli investimenti è molto ampio, da qui al 2030 saranno messi in campo 210 miliardi di euro complessivi, 170 diretti e 40 indiretti anche grazie al Pnrr. L’obiettivo è arrivare la 2040 alla piena decarbonizzazione delle attività energetiche di Enel. Rivolge attenzione al tema Il Sole 24 Ore, con un articolo a firma di Laura Serafini, pubblicato lo scorso 24 novembre: Tra le novità più rilevanti annunciate ieri l’accelerazione del processo di decarbonizzazione: Enel prevede di abbandonare la generazione a carbone entro il 2027 e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell’ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo, che entro il 2030 contribuiranno alla fornitura di energia per 9 gigawatt rispetto a una capacità istallata di rinnovabili che nel 2030 supererà 150 gigawatt. Nel 2024 la capacità istallata di rinnovabili salirà da 54 gigawatt di fine 2021 a 77 gigawatt. Per Enel la decarbonizzazione non significa compensare le emissioni di C02 con altre iniziative green, meccanismo che è alla base del concetto di “net zero”. «Net è una parola pericolosa», ha osservato l’AD Francesco Starace per sottolineare la strategia del gruppo che punta a un taglio tout court delle emissioni senza celarsi dietro operazioni di greenwashing.

Nel suo articolo Laura Serafini puntualizza il fatto che nel piano si possono leggere anche strategie interne significative. Ad esempio l’articolista ritiene che il gruppo elettrico ha tra i suoi programmi scorporare le attività di mobilità elettrica di EnelX per concentrarle in una società ad hoc che sarà guidata dall’ex ad di Open Fiber, Elisabetta Ripa. Conferma però la creazione dl una businss unit focalizzata sui clienti a livello globale, la Global customers. Così nell’articolo: Il percorso muove verso un’offerta sempre più integrata di servizi e di energia elettrica, con l’obiettivo di ridurre entro il 2030 la spesa dei clienti del 40 per cento, anche facendo affidamento sempre di più su energia elettrica prodotta dal gruppo e meno trading (la cui contrazione durante la pandemia ha causato l’erosione di 15 miliardi di ricavi del gruppo). Come si legge ancora nell’articolo, Enel prevede che il valore creato dal Gruppo per i clienti porterà una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, parallelamente a una riduzione fino all’80% della loro ’carbon footprint’ entro il 2030. Per la cronaca: Enel prevede un Ebitda tra 18,7 e 19,3 miliardi nel 2021 fino al 21-21,6 nel 2024. L’utile nel 2021 è previsto 5,4-5,6 miliardi fino a 6,7-6,9 del 2024. Tra il 2020 e il 2030 l’Ebitda ordinario di Enel è previsto in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto, a fronte di un utile netto ordinario di Gruppo previsto in aumento del 6-7%, sempre in termini di Cagr.

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