L’utile netto di Enel si attesta a 1,778 miliardi, in calo dell’8,7% sul primo semestre 2020, ma questo non ha scoraggiato il Gruppo nel rilanciare gli investimenti. Si occupa dell’argomento il Corriere della Sera, con un articolo a firma Michele Sabella, pubblicato lo scorso 30 luglio: «Nel primo semestre del 2021 abbiamo proseguito con la nostra significativa crescita industriale improntata sulla sostenibilità e l’innovazione tecnologica, registrando un aumento degli investimenti e un’accelerazione della capacità rinnovabile installata nel periodo, che ci consentirà di raggiungere un altro record a fine anno portando la nuova capacità installata a 5,8 GW». Così si è espresso l’AD di Enel Francesco Starace commentando i conti dei primi sei mesi. Nel secondo trimestre dell’anno la performance del gruppo ha registrato una accelerazione solida e visibile, riportando i principali valori operativi a livello pre-Covid, sottolinea una nota. L’accelerazione della ripresa «è stata inoltre un’occasione di riprogrammazione delle attività economiche in ottica green, soprattutto a livello europeo, promuovendo gli investimenti nella transizione ecologica e in digitalizzazione».
Non a caso nel corso del 2021 Enel prevede l’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili a supporto della crescita industriale e nell’ambito della politica di decarbonizzazione adottata. A questo proposito sottolinea nell’articolo Sabella: la crescita degli investimenti finalizzati al miglioramento della qualità e della resilienza delle reti di distribuzione, specialmente in Italia e America Latina, nonché alla loro ulteriore digitalizzazione; l’incremento degli investimenti dedicati all’elettrificazione dei consumi, soprattutto in Italia, con l’obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, nonché al continuo efficientamento, sostenuto dallo sviluppo di piattaforme globali di business. Quanto ai target finanziari e alla politica dei dividendi, da sempre un caposaldo, «alla luce del trend registrato nel primo semestre 2021, confermiamo i target per fine anno in termini di Ebitda ordinario e utile netto ordinario, nonché il dividendo per azione garantito pari a 0,38 euro per azione, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente», ha sottolineato Starace.