Emergenza energia: tutelare il settore TLC

Per il presidente di Confindustria Carlo Bonomi serve un impegno immediato per varare nuove misure che salvaguardino un comparto fondamentale come quello delle telecomunicazioni.

Il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha evidenziato che il caro bollette senza precedenti di queste ultime settimane, in cui gli importi sono anche decuplicati, rischia di portare il sistema economico al collasso: “Solo nei primi sette mesi del 2022 la cassa integrazione straordinaria è salita del 45% rispetto a un anno fa e non abbiamo ancora visto il peggio”. In autunno, continua il numero uno degli industriali, “arriveranno nuovi rincari energetici, mentre l’inflazione dei mesi scorsi sulle materie prime continuerà a scaricarsi sui prezzi al consumo”.
Dedica attenzione al tema Cor.Com – Il Corriere delle comunicazioni, con un articolo a firma di Paolo Marelli, pubblicato lo scorso 26 agosto: Doppio appello al Governo. Confindustria e sindacati vanno in pressing su Palazzo Chigi invocando misure urgenti per sostenere le imprese contro il caro energia che le sta mettendo in ginocchio. Per la Fiom, oltre ai tavoli aperti per Whirlpool ed ex Ilva, è allarme per Ansaldo Energia e Wartsila nonché per aziende del comparto Tlc. Ed è anche sulle aziende Tlc, che il presidente degli industriali Carlo Bonomi chiede al Governo che “siano protette” al pari delle imprese energivore e gasivore, in quanto sono una filiera fondamentale e strategica per il Paese.
I partiti “pensano alla campagna elettorale, che è su altri temi”, ma devono essere responsabili e il governo deve agire: “Se ci fosse un terremoto, un governo dimissionario interverrebbe o no?”, si domanda il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, intervistato dal Corriere della Sera. Di fronte all’emergenza energia che sta schiacciando le aziende, la sua risposta è netta: “Oggi c’è un terremoto economico e non sarebbe comprensibile se il governo non reagisse. Aspettare il prossimo ci farebbe perdere due mesi e non possiamo permettercelo”.

Come sottolinea l’articolo pubblicato da Cor.Com, a fianco degli industriali si sono schierati anche i sindacati. Così nell’articolo: Per Michele De Palma, il segretario generale Fiom-Cgil, “La situazione è drammatica”. Per questo motivo, serve che il Governo apra subito un tavolo per i lavoratori dell’industria per azioni immediate e condivise. L’emergenza nazionale del caro energia non si abbatterà solo sulle cosiddette aziende energivore, ma avrà anche “un effetto domino che colpirà i lavoratori dell’indotto, di appalti e subappalti e le piccole e medie imprese che rischiano di non avere la sufficiente capitalizzazione”.

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