Decretato un nuovo “codice degli incentivi”

Il Consiglio dei ministri ha promulgato un provvedimento per sanare la forte frammentazione delle attuali politiche di incentivazione. 

Lo scorso 24 febbraio il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nascita di un nuovo “codice degli incentivi” al fine di bloccare l’estrema frammentazione delle attuali politiche di incentivazione e raggiungere la piena efficienza degli interventi per le imprese.  “Il provvedimento – ha commentato il ministro Urso, titolare del dicastero delle Imprese e del Made in Italy – nasce dalla necessità di avere una riforma organica per fermare la giungla degli incentivi. L’obiettivo è semplificare e omogenizzare. Le sfide globali di oggi – continua il Ministro – hanno bisogno di risposte mirate e coerenti con un sistema degli incentivi compiuto e coordinato che possa rappresentare un corpus organico di regole che sia di riferimento tanto per i decisori pubblici che per le imprese”.

Secondo il governo, la revisione degli incentivi costituisce infatti un passaggio necessario anche per la promozione della politica industriale italiana che richiede sul piano nazionale un maggiore efficientamento degli interventi per le imprese nonché di orientamento verso le sfide globali come la transizione green e digitale. Da ricordare come nell’ultimo anno di rilevazione (il 2021), il sistema agevolativo nazionale ha fatto registrare un numero complessivo di 1.982 interventi agevolativi, di cui n. 229 delle amministrazioni centrali e n. 1.753 delle amministrazioni regionali.
Dedica attenzione al tema Cor.Com – Il Corriere delle telecomunicazioni con un articolo pubblicato lo stesso 24 febbraio: Il provvedimento nasce come strumento per aiutare le imprese a orientarsi tra le circa 2mila agevolazioni a disposizione delle imprese, con un duplice obiettivo: da una parte la “razionalizzazione dell’offerta di incentivi”, che avverrà con l’individuazione di un insieme limitato e definito di modelli per concedere le agevolazioni, e dall’altra la “codificazione” delle procedure. Si tratterà in questo caso di predisporre un insieme di regole per le incentivazioni alle imprese, che saranno contenute in un unico testo, il “codice degli incentivi”. Le nuove norme punteranno anche alla semplificazione delle procedure per la richiesta e la concessione delle agevolazioni, puntando al coordinamento di strumenti già in campo come il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato e la piattaforma online “Incentivi.gov.it”. dopo questo passaggio il Ministero avrà ora 24 mesi di tempo per adottare i decreti delegati.

Come ricordato nell’articolo, il disegno di legge introduce alcuni principi guida per gli interventi di incentivazione, a partire dal fatto che ogni amministrazione sarà chiamata a una “programmazione degli interventi e indicazione della loro estensione temporale, anche pluriennale, in modo da assicurare un sostegno tendenzialmente continuativo e adeguato alle finalità stabilite”. Prosegue l’articolo: Il secondo principio è quello della misurabilità dell’impatto “nell’ambito economico oggetto degli incentivi, sulla base della valutazione in itinere ed ex post degli effetti ottenuti”. Poi il rafforzamento della coesione sociale, economica e territoriale “per uno sviluppo economico armonico ed equilibrato della Nazione, con particolare riferimento alle politiche d’incentivazione della base produttiva del Mezzogiorno”. Attenzione puntata anche sulla “valorizzazione del contributo delle donne alla crescita economica e sociale della Nazione”.

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