Da Open Fiber la “fibra antisismica”

Nella tratta di rete in fibra Ascoli Piceno-Teramo di Open Fiber ha istallato un innovativo sistema di monitoraggio delle onde sismiche che fa leva sul cosiddetto “fiber sensing”.

Gli obiettivi del progetto “Meglio” (Measuring Earthquakes signals Gathered with Laser Interferometry on Optic Fibers) portato avanti da Open Fiber, sono tanto ambiziosi quanto interessanti. In pratica si tratta di un sistema di monitoraggio delle onde sismiche basato sulla fibra ottica e in particolare sul cosiddetto “fiber sensing”, che permette misurazioni in tempo reale. Il progetto, una assoluta mondiale, è stato messo a punto con la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim) e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Invg), Bain & Company e Metallurgica Bresciana. Dedica al tema attenzione Cor.Com – Il Corriere delle Comunicazioni, con un articolo a firma del suo Direttore, Mila Fiordalisi, pubblicato lo scorso 21 ottobre: Il presidente Franco Bassanini, in video-collegamento con Ascoli Piceno durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati della sperimentazione ha acceso i riflettori sulla peculiarità del progetto: “Si tratta di una sperimentazione unica nel suo genere perché mai prima d’ora il monitoraggio è stato effettuato attraverso fibre ottiche in contesto terrestre – ossia ricco di rumore antropico considerato l’ambiente urbano – su una rete commerciale che trasporta in simultanea i dati provenienti dallo scambio di informazioni via internet”. Bassanini ha puntualizzato che “il fiber sensing è un’altra delle esternalità positive possibili con una rete interamente in fibra ottica. Siamo partiti dal monitoraggio sismico e abbiamo deciso di partire da due regioni che hanno sofferto a causa dei terremoti, le Marche e l’Abruzzo, ma si tratta solo di uno dei primi esempi. Oggi applichiamo il fiber sensing per i terremoti, domani lo faremo per monitorare e rilevare una serie di altre attività ed eventi, dal traffico dei veicoli e persone su ponti e strade agli scavi passando per le perdite nelle condotte energetiche e così via”.

Sempre nell’articolo si sottolinea come per il Presidente di Open Fiber la fibra rappresenti la condizione abilitante per rendere il nostro Paese più smart nonché più sicura e semplice la vita. Riguardo specificamente alla sperimentazione sulla dorsale appenninica fra Marche e Abruzzo, nella fase iniziale ha riguardato la realizzazione di sensori laser interferometrici che a giugno scorso sono stati installati a ridosso della rete in fibra ottica che collega Teramo e Ascoli Piceno, due località considerate di particolare interesse scientifico. I sensori hanno già prodotto grandi quantità di dati, disponibili sui server di Open Fiber e analizzati da Bain&Company attraverso sofisticati algoritmi matematici: Se i test daranno buon esito “e non abbiamo dubbi che andrà così” – ha annunciato Bassanini – Open Fiber punta ad applicarli su tutta la propria rete dotando quindi l’Italia di un sistema di monitoraggio che mimando il funzionamento del sistema nervoso sarebbe in grado di rilevare movimenti sismici lungo tutta la tratta monitorata. E potrebbe anche fungere da sistema di allerta precoce sui terremoti (Earthquake Early Warning) segnalando scosse di terremoto imminenti prima dell’arrivo delle onde sismiche. Francesco Carpentieri, Responsabile Ingegneria del Trasporto di Open Fiber, ha inoltre sottolineato che “la tecnologia potrebbe trovare numerose applicazioni che vanno oltre il monitoraggio dei terremoti. Il Fiber sensing trasforma un comune cavo in fibra ottica in una serie continua di migliaia di ‘microfoni’ virtuali che ascoltano in tempo reale le vibrazioni e i suoni prodotti nell’ambiente in cui si trova il collegamento in fibra. Attraverso l’uso di avanzati algoritmi software è possibile ascoltare, monitorare e rilevare diverse attività ed eventi che accadono nell’ambiente, non solo sismi ma anche il traffico dei veicoli e persone, scavi, perdite nelle condotte energetiche, difetti sulle linee di trasporto ferroviarie, e così via”.

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