Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica ritiene che per formazione digitale di base unita alla tecnologia rappresentino “un turbo per qualunque lavoro”. Da qui l’annuncio di uno specifico stanziamento di 500 milioni di euro all’interno della gestione dei fondi del PNRR. Dedica attenzione al tema il quotidiano La Repubblica, con un articolo a firma di Andrea De Nicola, pubblicato lo scorso 30 aprile. Il ministro è intervenuto alla presentazione della Italian Tech Academy, la scuola dell’innovazione dell’hub Gedi sulla tecnologia ed ha dialogato con direttore di Repubblica Maurizio Molinari, spiegando perché il digitale riguarda tutti. Così Colao: “Abbiamo bisogno di tecnici ma anche chi farà lavori con contenuto non tecnico dovrà avere competenze digitali. Per questo iniziative come queste di oggi sono importanti. Tutti dovrebbero acquisire le competenze digitali che saranno necessarie in ogni lavoro”.
Alla domanda se per chi studierà digitale ci saranno retribuzioni migliori, risponde: “Mi raccontavano che i ragazzi e le ragazze che escono da corsi digitali, in particolare per le infrastrutture, neolaureati senza esperienza prendono 50-55 mila euro, uno stipendio molto più alto della media”. “Quindi più lavoro e remunerato meglio” – chiede Molinari – “Sì, ma quella è la punta dell’iceberg. Anche chi dovrà lavorare ad esempio nel retail dovrà usare dei tool di supporto e fra un candidato che li sa usare ed uno che non li sa usare scelgo il primo”.
Dopodiché Molinari chiede: Veniamo al Pnrr: quali sono le opportunità che crea per la digitalizzazione. “Ci sono fondi su università e scuole. Poi abbiamo circa 500 milioni di euro per le competenze di base, per corsi brevi che possono rivitalizzare alcuni milioni di persone molto in fretta. Abbiamo la tendenza a dire che l’Italia è indietro, però abbiamo anche cose sorprendenti: in un mese abbiamo avuto il 20% dei Comuni che hanno aderito alla piattaforma di digitalizzazione“. Sul tema della formazione digitale, il Ministro ritiene che “Si deve sempre continuare a imparare e grazie alla grande democratizzazione che l’accesso a internet dà, tutti possono imparare continuamente. Dobbiamo insegnare a farlo bene, con intelligenza. Anche a distinguere il buono dal cattivo”.
Al termine del dialogo intervista un suggerimento diretto per i giovani:
“Segui le tue passioni e metti digitale e tecnologia nelle tue passioni. Perché questo dà la possibilità di fare meglio qualunque lavoro”.