Il Cloud di Stato passa in fase attuativa. Lo scorso 26 agosto è stata infatti firmata la convenzione tra i soggetti che formano la cordata, guidata da Tim con Leonardo, Cdp e Sogei, per costituire il Dipartimento per la Trasformazione digitale. Ne parla il Corriere della Sera in un articolo pubblicato lo scorso 27 agosto: L’accelerata impressa sul finire di agosto è indicativa dell’interesse del governo a non perdere tempo prezioso sul progetto. Nei giorni scorsi è arrivata infatti l’autorizzazione al golden power e il Consiglio di stato ha respinto il ricorso per la mancata aggiudicazione del contratto che in prima battuta si era garantito il consorzio guidato da Fastweb e Aruba (ma un’udienza in merito è fissata dal Tar per il 5 ottobre).
In una nota diffusa dalla compagine composta da Tim, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti (attraverso la controllata Cdp Equity) e Sogei si legge: … la compagine in qualità di soggetto promotore ha esercitato, nel rispetto della normativa applicabile e della documentazione di gara, il diritto di prelazione nell’ambito della gara europea per l’affidamento, mediante un contratto di partenariato pubblico-privato, della realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale indetta a gennaio 2022 da Difesa Servizi in qualità di Centrale di Committenza del Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri”. La cordata si impegna dunque ad “adempiere, così come comunicato all’Amministrazione, alle obbligazioni contrattuali alle medesime condizioni offerte dall’attuale aggiudicatario provvisorio“.
Da parte governativa, il ministro per l’Innovazione e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha dichiarato: “Si è concluso il processo di definizione della grande infrastruttura del Cloud nazionale con due vantaggi importanti: una significativa riduzione di costo ma anche l’aggregazione di un consorzio che col tempo può diventare competitivo su scala nazionale”. Secondo quanto riportato da Cor.Com Il corriere delle comunicazioni, dovrebbe essere Emanuele Iannetti, ceo uscente di Ericsson – dal primo settembre il timone della filiale italiana passa nelle mani di Andrea Missori – a guidare la newco della cordata Tim-Leonardo-Sogei-Cdp che si occuperà del progetto di realizzazione del Polo strategico nazionale a seguito dell’aggiudicazione definitiva della gara per un importo di 2,8 miliardi.