Cambi ai vertici Anas: si tratta

Fitte trattative tra Governo, Azienda, Partiti e sindacati, in particolare sulla decisione per la nomina del nuovo AD.

L’importanza della nomina dei vertici Anas, scaduti da aprile, è stata ribadita dal fatto che si è creato un acceso dibattito tra le parti sociali. Un “parto difficile”, come ricorda e sottolinea il quotidiano La Repubblica, in un articolo a firma di Andrea Greco, pubblicato lo scorso 10 settembre: Martedì 7 settembre era convocato un comitato nomine di FS, gruppo che controlla il 100% della concessionaria di strade, ma alla vigilia la riunione è stata “sconvocata”. Il motivo pare sia che nel CDA di Ferrovie dello Stato non c’è intesa su chi succederà a Massimo Simonini, amministratore delegato uscente, indicato nel 2018 quando ministro dei trasporti era Danilo Toninelli.

Ricordiamo che le candidature sono state formalizzate dalla società specializzata Key2People, ingaggiata per le nomine direttamente da Anas. A questo proposito, nel suo articolo Andrea Greco sottolinea come i tecnici del governo hanno pensato di accantonare i nomi scelti di Key2People e perseguire un’altra strada. Prime avvisaglie di questo si sono avute a fine agosto, con il tentativo di inserire un comma nel decreto legge infrastrutture che avrebbe reso possibile la nomina di presidente, ad e maggioranza del cda dell’Anas tramite un decreto interministeriale del Tesoro e del Ministero per la mobilità sostenibile. Un disegno dei tecnici, che non ha retto al vaglio di Palazzo Chigi e la settimana scorsa è stato stralciato. A quel punto il governo, in asse con l’AD di FS Luigi Ferraris (da poco nominato proprio dal governo), ha tentato lo spariglio di genere, cercando di far avanzare come capo dell’Anas una dirigente donna: Paola Firmi, responsabile della direzione tecnica di RFI, che potrebbe essere affiancata da Stefano Granati, responsabile dello sviluppo della rete estera di Anas. Due nomi tutti nuovi, cui qualche tecnico ha pensato di affiancare Di Bernardo come direttore generale: ma il dirigente giorni fa avrebbe rifiutato l’offerta, rendendo incerta la convergenza su Firmi. Frattanto, tra l’altro, i partiti al governo hanno indicato loro esponenti nel CDA FS, dove la nomina ha da passare: incluso il comitato nomine a tre che vede i “politici” in maggioranza.

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