Banda ultralarga: l’86% degli italiani chiede nuovi investimenti “strutturali”

I dati che emergono della recente, specifica ricerca Broadband Index di Cisco, indicano forti aspettative di imprese e famiglie sugli sviluppi delle reti.

Secondo quanto indica il report Broadband Index di Cisco, l’81% del campione (imprese e famiglie italiane) ritiene che avere una connessione in banda larga sia un’esigenza prioritaria e ben l’86% sostiene che sia fondamentale accelerare sui piani nazionali di infrastrutturazione per aumentare la velocità di connessione. Rimane ancora alta la percentuale di utenti che dice di avere problemi di connessione (circa il 45%). Dedica al tema un suo editoriale Mila Fiordalisi, direttrice di COR.COM, che lo scorso 24 giugno scrive: il 79% degli italiani ritiene che la connettività sia vitale per la crescita economica e il 53% crede che gli investimenti in infrastrutture broadband siano importanti quanto gli investimenti in altri servizi pubblici.
“Le istituzioni riconoscono che la domanda per ultrabroadband accessibile, sicuro ed affidabile sia cresciuta esponenzialmente e stanno agendo di conseguenza – sottolinea Paolo Campoli, VP Head of Global Service Provider di Cisco – .Questo include l’adozione di strategie europee e nazionali per portare la connessione fiber-to-the-home e 5G a tutte le famiglie ed alle imprese, con modelli di investimento e tecnologie che aiutino a superare le barriere economiche e geografiche, creando la rete Internet per il futuro: sicura, moderna e sostenibile. Cambiare l’economia di internet è un imperativo se vogliamo creare un futuro inclusivo. Questo, così come una collaborazione ancora più stretta tra governi e service provider, è vitale se vogliamo emergere, più moderni ed infrastrutturati, dalla pandemia e da tempi che non hanno precedenti nella storia”.

Sempre secondo quanto emerge dalla ricerca Cisco, il traffico internet ha avuto dei picchi di crescita tra il 25 e il 45% in molte aree del mondo durante la pandemia ed è rimasto a questi livelli, ma si tratta solo di un’anticipazione rispetto a quello che vedremo in futuro. Gran parte del campione intervistato si aspetta in tempi brevi evoluzioni strutturali significative. Scrive ancora Mila Fiordalisi: Riguardo ai metodi di connessione preferiti per il futuro, la fibra ottica in banda ultralarga ha ottenuto il primo posto (quasi la metà del campione italiano). Al secondo posto, per il 33,6% degli italiani, è emersa una richiesta diversa: a prescindere dalla tecnologia, si vorrebbe avere accesso a internet sotto forma di servizio pubblico, fornito ovunque e in tutte le case come acqua o elettricità, dando ad ogni nucleo familiare la possibilità di accedervi proteggendosi con una propria password. Al terzo posto il 5G come forma di connessione esclusiva, per il 19,6% del campione. Il 47% del campione afferma che sarebbe disposto a pagare di più per una connessione più sicura.

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