Lo scorso 23 settembre il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato le linee guida in materia di accesso alle unità immobiliari ai condomini per la realizzazione di reti in fibra ottica. A livello di infrastrutture, spicca la decisione di evitare duplicazioni di cavi. In pratica ogni condominio in futuro avrà un solo collegamento in fibra ottica. L’argomento è particolarmente significativo per lo sviluppo delle reti in Italia, ecco perché dedica un apposito focus all’argomento Il Sole 24 Ore con un articolo a firma Andrea Biondi, pubblicato lo scorso 24 settembre: Fra le nuove indicazioni l’Autorità «raccomanda di evitare» «l’inutile duplicazione della rete in fibra ottica dell’immobile». Ovviamente per realizzare questo obiettivo, il garante invita «gli operatori a utilizzare l’infrastruttura già realizzata» e li obbliga a «mettere a disposizione l’infrastruttura – acquisita dal condominio o realizzata in proprio – agli altri operatori che ne facciano richiesta». Insomma, una sorta di rete unica condominiale con accesso ai servizi dei vari operatori. Gli operatori attendono di poter analizzare la versione finale delle Linee guida per come sono uscite dal Consiglio Agcom, anche se serpeggia il timore di misure un po’ troppo blande per affrontare un problema, quello dell’accesso della fibra nei condomini, tutt’altro che banale. In questo quadro le indicazioni dell’Agcom dettagliano «le condotte da tenere in fase di richiesta di accesso alla proprietà e alle infrastrutture fisiche esistenti per facilitare l’interazione tra operatore e condominio, dettando tempi certi». Indicazioni adottate dal garante guardando agli «obiettivi strategici di connettività e trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea» che mirano a semplificare tempi e interventi e costi per la collettività. La nuova banda dovrà infatti essere collegata dopo «la formulazione di proposte, alternative e ragionevoli, per la posa dei cavi, compreso l’uso delle infrastrutture di posa esistenti, laddove utili a ridurre gli interventi sull’immobile ed evitare inutili duplicazioni».
Puntando ad una fibra in comune, le linee guida – come ricorda lo stesso Biondi nel suo articolo – danno anche indicazioni sulle modalità e i livelli di prezzo per l’accesso all’impianto multiservizio. In particolare, spiega l’Autorità, «salvo diverso accordo tra le parti, l’accesso alla fibra ottica dell’impianto multiservizio avviene attraverso cessione, da parte del condominio, di diritti d’uso pluriennali con gestione della medesima infrastruttura, ai fini della fornitura e della manutenzione dei servizi di comunicazione elettronica, in capo all’Operatore richiedente».