Autostrada A22: progetto “green” da oltre 7 miliardi

Il maxi piano di Autobrennero si propone di realizzare un’autostrada a vocazione “sostenibile”, caratterizzata da tre elementi: intermodalità, transizione ecologica e digitalizzazione.

Autobrennero, il concessionario dell’autostrada A22, è pronto a trasformare l’asse tra Modena e Vipiteno (Bolzano) nel primo “green corridor” d’Europa. Il piano d’investimenti è molto significativo; ben 7,2 miliardi, interamente autofinanziati, non appena il ministero delle Infrastrutture avrà sciolto il nodo della concessione. Dedica attenzione al tema il quotidiano Il Sole 24 Ore con articolo a firma di Marco Molino, pubblicato lo scorso 1° novembre: Al momento, la società è in attesa che il ministero comunichi se per la proposta di finanza di progetto, presentata da Autobrennero l’11 maggio 2022 e finalizzata a ottenere il rinnovo della concessione, sussista il requisito della pubblica utilità. La risposta del ministero è attesa entro Natale. Se arriverà il via libera, subito dopo si aprirà la procedura di gara per l’assegnazione della concessione sulla quale Autobrennero, in quanto proponente, avrà il diritto di prelazione. E la grande macchina degli investimenti potrà mettersi in moto. Un volume di risorse che moltiplica per più di tre volte, a valori attuali, quello che fu messo in campo per la costruzione dell’autostrada stessa (anni 60-70).

Il maxi piano intende, prima di tutto, spostare parte del traffico pesante dall’autostrada alla ferrovia, in modo da ridurrà le emissioni e la congestione del traffico. Una scelta, quella di sostenere la rotaia, che può sembrare in concorrenza con la stessa società autostradale. Ma le analisi del macro trend del mercato del trasporto merci di qui al 2035 indficano che la domanda di trasporto su ferro lungo l’asse del Brennero sarà in forte crescita (dall’attuale 30% a circa il 60%.).

La seconda direttrice su cui si muove Autobrennero è quella della transizione ecologica. Così nell’articolo de Il Sole 24 Ore: Già oggi 57 stazioni di ricarica offrono un servizio diffuso e gratuito ai clienti della A22. Nel giro di pochi anni diventeranno 100, offrendo una ricarica sempre più potente e veloce. C’è poi il fronte dell’idrogeno, che pone Autobrennero al vertice dell’innovazione in Italia. Dal 2014, a Bolzano è attivo il primo e ancora unico centro italiano di produzione e distribuzione di idrogeno d’Italia, grazie al quale sono stati già percorsi oltre tre milioni di chilometri emettendo solo vapore acqueo. Un carburante su cui potrà orientarsi a breve l’autotrasporto: il peso notevole richiesto dalle batterie rende quasi proibitivo l’accesso all’elettrico per questo comparto.

Infine spiccano i previsti investimenti in tecnologia digitale: La volontà è quella di trasformare l’arteria da analogica a digitale e creare le basi per una guida cooperativa e autonoma. Che non sia utopia lo mostrano i 300mila chilometri percorsi con il Truck Platooning, ossia i convogli di veicoli industriali che prevedono un solo mezzo, il primo, con un autista al volante.

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