Agenda digitale in tutte le Regioni entro il 2021

La proposta del responsabile Innovazione della Conferenza delle Regioni: “È fondamentale che ogni amministrazione abbia una strategia per utilizzare in modo adeguato le risorse provenienti dall’Unione europea”

Agenda digitale per tutte Regioni entro 2021: è questo l’appello che arriva da Sebastiano Callari, assessore ai Sistemi Informativi del Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Commissione speciale Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Dedica attenzione al tema COR.COM – Il Corriere delle comunicazioni, in un articolo pubblicato lo scorso 20 luglio:

“Per riuscire a sfruttare l’occasione rappresentata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza tutte le Regioni devono dotarsi di un’Agenda Digitale entro il 2021 – ha spiegato nell’ultima seduta della Commissione per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione della Conferenza delle Regioni – È fondamentale che ogni Amministrazione regionale abbia un piano strategico sulla promozione dell’economia digitale del proprio territorio per utilizzare in modo adeguato le risorse provenienti dall’Unione europea. Al fine di non perdere questo treno è necessario accelerare e superare i tempi finora imposti da sistemi divenuti nel tempo eccessivamente burocratici”. Callari ha inoltre annunciato che il Friuli Venezia Giulia sarà una delle quattro amministrazioni, assieme a Emilia Romagna, Lombardia e Puglia che, su mandato della Conferenza delle Regioni, faranno parte del gruppo di lavoro in seno al Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione Digitale (Mitd) per lo sviluppo del Fascicolo sanitario elettronico.

Su Pnrr e Transizione digitale, le considerazioni delle Regioni sono puntate in particolare a mettere in luce i rischi della centralizzazione. Sempre nell’articolo: Le Regioni mettono in evidenza come l’impianto complessivo del Pnrr sia fondato su una visione fortemente centralizzata che, pur rispondendo, in linea teorica, a un generale principio di economie di scala e di rete, difficilmente potrà corrispondere positivamente alla necessità di implementare nei tempi dati e nei volumi prospettati gli obiettivi di transizione digitale del Paese. “A tal proposito le Regioni e Province Autonome propongono di inserire nel testo, quale modalità attuativa opzionale ma esplicita, il ricorso ad Accordi Quadro e Intese in ambito di Conferenza Stato-Regioni nei quali siano definiti obiettivi e tempi di realizzazione, qualora necessario, differenziati su scala regionale e in funzione delle caratteristiche dei territori e dei contesti esistenti unitamente al riparto delle risorse disponibili- si legge nel documento – Sarà così compito delle Regioni e Province Autonome creare le condizioni e gli assetti territoriali (in alcuni casi già esistenti) per garantire l’attuazione nei tempi e con i risultati concordati”.

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