Agcom: nuovi prezzi rame/fibra

Il Consiglio del Garante per le telecomunicazioni ha approvato i nuovi prezzi all’ingrosso per l’accesso alla rete di Tim in rame e fibra.

Il Consiglio Agcom ha approvato lo scorso 31 maggio le nuove tariffe wholesale per la rete Tim in rame e fibra, alzando i prezzi per la rete in rame e fibra-rame (Fttc), mentre sono stati ridotti quelli per la fibra (Ftth). Il provvedimento fa seguito al via libera della Commissione europea. Scendono i prezzi per l’Ftth grazie al risk premium. Come è stato sottolineato da più parti, si tratta di un passaggio per certi versi storico. Una spinta decisiva verso il provvedimento è stata data dai rincari “strutturali” frutto dell’inflazione: erano dieci anni infatti le tariffe non registravano aumenti.

Dedica attenzione al tema Cor.Com – Il Corriere delle telecomunicazioni con un articolo a firma di Federica Meta pubblicato lo scorso 1 giugno: “È una notizia più che positiva considerando che negli ultimi 10 anni le tariffe di Tlc si sono ridotte del 35%. È arrivato il momento di una svolta per dare il reale valore alle reti di telecomunicazioni, fondamentali per lo sviluppo del Paese”, commenta a CorCom Maurizio Dècina, professore emerito del Politecnico di Milano. Gli aumenti previsti per il 2023 saranno più contenuti rispetto a quanto preventivato in consultazione. Riguardo al 2022 saliranno solo le tariffe di accesso al Vulah con un impatto marginale considerata la quantità di linee attive sul totale. A pesare l’inflazione e il parametro che incide di più è il Wacc (costo medio ponderato del capitale). L’aumento delle tariffe per l’accesso in rame fa il paio con l’abbattimento di quelle per la fibra: in questo caso l’obiettivo è favorire la realizzazione e la migrazione alle infrastrutture di nuova generazione e accelerare sulla dismissione del rame attraverso il meccanismo del risk premium.

Come ricordato nell’articolo di Cor.Com, l’iter per la modifica delle tariffe wholesale era partito lo scorso autunno e, pur prevedendo un aumento delle tariffe rispetto al passato, è frutto delle consultazioni con tutti gli operatori. L’evoluzione si colloca in uno scenario nel quale la fibra ha sempre maggiore rilevanza di mercato. A dirlo, ad esempio, sono i dati elaborati dall’osservatorio di SOStariffe.it che ha analizzato in che modo si è evoluto il mercato di telefonia fissa a partire dal 2021. Il cambiamento più evidente è la rapida ascesa delle connessioni FTTH (con velocità di navigazione teorica fino a 2,5 Gbps) e Ultra FTTH (con velocità di navigazione teorica che arriva fino a 10 Gbps). Questa piccola rivoluzione è andata a discapito delle connessioni FTTC (fibra misto rame) e ADSL. Ma l’aumento medio della velocità di navigazione non è l’unica modifica in atto nel settore della telefonia: gli italiani sembrano infatti preferire i contratti che offrono solo una connessione a internet, senza linea voce, e le offerte convergenti che permettono di riunire in un solo contratto la connessione di rete fissa e quella di rete mobile o un abbonamento a una piattaforma di streaming video.

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