Il mercato delle batterie in Europa arriverà a valere 250 miliardi di euro entro il 2025. Per quella data si pensa che le aziende Ue avranno raggiunto una capacità produttiva tale da rendere il mercato continentale del tutto autonomo da influenze esterne, quelle cinesi in particolari. Lo scorso 13 marzo ha dedicato al tema un articolo il Corriere della Sera, a firma Francesca Basso, che nell’incipit cita: Diventeremo il secondo produttore di celle per batterie al modo, dopo la Cina entro il 2025, in grado di soddisfare la domanda dell’Ue di batterie trainata dalla mobilità elettrica. Si tratta di una dichiarazione di Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione Ue, a commento dell’importanza di creare e rafforzare una vera e propria Allenza UE per le batterie. Nel suo articolo la Basso ricorda come L’obiettivo dell’alleanza è creare un’intera catena del valore delle batterie in UE e non dipendente più da Cina, Corea del Sud e Usa. I due progetti principali sono uno a guida francese e l’altro a guida tedesca. L’Italia vi ha preso parte, ha ricordato il ministro Giorgetti nel suo intervento, con un investimento di 1,1 miliardi e intende continuare l’impegno finanziario in futuro. Il nostro paese si concentrerà sugli elementi chimici delle batterie al litio, sulle soluzioni per il trasporto pesante e passeggeri, sul riutilizzo. Per coordinare il lavoro è stata creata l’Alleanza italiana delle batterie guidata dall’Enea.
È ormai chiaro che accanto allo sviluppo e alla diffusione della mobilità elettrica si giochi anche un’altra importante partita, vale a dire quella per la produzione delle batterie, componente fondamentale per questa tipologia di auto.