5G: slittano le gare del piano Colao

La deadline dei bandi posticipata al 9 maggio. Via libera intanto dal Cipess a 2 miliardi di risorse trasferite al ministero dell’Innovazione digitale per le reti fisse e mobili.

Secondo quanto è stato comunicato da Infratel, la società “in house” che ha in gestione le gare del cosiddetto “piano Colao”, la scadenza per la presentazione delle offerte nell’ambito di entrambi i bandi è stata posticipata al 9 maggio dalla precedente scadenza del 27 aprile. Dedica attenzione alla notizia, e più in generale agli sviluppi della Strategia Digitale 2026, Cor.Com – Il Corriere delle Comunicazioni, con un articolo del suo Direttore Mila Fiordalisi pubblicato lo scorso 15 aprile: ancora proroghe per i bandi della Strategia Italia Digitale 2026. Questa volta tocca ai due bandi per il 5G, quello per la realizzazione della nuova rete e quello dedicato al rilegamento in fibra ottica dei siti radiomobili per un totale di 2 miliardi di euro disponibili. Di fatto tutti bandi nell’ambito della Strategia sono stati prorogati, addirittura quelli per le scuole e sanità connesse di ben due volte. Segno che il rispetto dei tempi imposti dall’Europa per l’erogazione dei fondi legati al Pnrr non sarà cosa facile e che i tempi dell’execution sono legati a tutta una serie di ostacoli.

Nello stesso articolo, si ricorda come però continuano ad essere dedicate nuove risorse economiche allo sviluppo delle reti TLC, fisse e mobili, cioè a sostenere l’infrastrutturazione a banda ultralarga fissa e mobile attraverso nuove risorse pubbliche. Si sottolinea come il Cipess ha assegnato 2 miliardi di euro per i contratti di sviluppo del Ministero dello sviluppo economico e ha approvato la modifica del piano finanziario del Piano Sviluppo e Coesione del Mise con il trasferimento delle risorse al Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (Mitd) per investimenti nelle reti ultraveloci a banda ultralarga fissa e 5G. Questi investimenti sono stati annunciati dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio. Sempre nell’ambito del PNRR sono stati inoltre approvati interventi di potenziamento del Sistema nazionale protezione ambiente (Snpa) per garantire un presidio più adeguato nella relazione ambiente-salute. Così nell’articolo di Cor.Com: “Il Snpa – si legge in una nota – potenzia in questo modo la propria risposta alle esigenze di sviluppo sostenibile e l’attenzione alle politiche della salute e del benessere”. Tra gli interventi previsti la maggior parte riguarda il potenziamento delle reti di monitoraggio relativamente alla qualità dell’aria, alle acque e ai campi elettromagnetici con particolare attenzione alla tecnologia 5G, nonché il potenziamento delle attività di laboratorio attraverso l’acquisto di nuova strumentazione.

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