La Banca Europea per gli investimenti ha approvato altri due finanziamenti a supporto dei progetti TIM per la digitalizzazione dell’Italia: 230 milioni per rete fissa e centri dati e 120 milioni per la rete mobile di ultima generazione. L’ammontare complessivo degli aiuti sale così a 700 milioni. Ne parla COR-COM in uno specifico articolo pubblicato lo scorso 31 maggio: Sono previsti in particolare un finanziamento di 230 milioni di euro nel triennio 2021-2023 per sostenere gli investimenti previsti nel nuovo piano di Tim ‘Beyond Connectivity’ e rivolti al potenziamento della rete di trasporto di centrale (backbone) e regionale in fibra ottica – compresa la dorsale Ip – per far fronte alla forte crescita del traffico generato dalle reti di accesso fisse e mobili e dai data center. Processo che consentirà di accelerare la digitalizzazione in corso delle reti italiane. Il finanziamento sostiene in parte anche gli investimenti relativi alla costruzione dei nuovi data center a Milano e a Torino di Noovle, la società controllata da Tim per il cloud e l’edge computing, e in Grecia di Sparkle, l’operatore globale del Gruppo, oltre che all’ammodernamento di centri dati italiani esistenti.
Come viene ricordato sempre nell’articolo di COR-COM, un secondo finanziamento di 120 milioni di euro per il 2021 servirà a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture destinate alla telefonia mobile di ultima generazione 5G e va ad aggiungersi ad un primo finanziamento di 350 milioni di euro firmato nel 2019, per un supporto complessivo a questo progetto pari a 470 milioni di euro: Si tratta di finanziamenti che rientrano tra i principali settori di attività di Bei, quelli per lo sviluppo e il supporto alle reti infrastrutturali di telecomunicazione, la riduzione del digital divide, il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda digitale europea e l’impegno per le aree meno avvantaggiate dell’Unione.